Due escursionisti salvati a 1700 metri

I crampi hanno bloccato due giovani di Somaglia e Camairago

Bloccati a 1700 metri d’altezza, immersi nella neve fresca e in un punto ad alto rischio valanghe. È dovuto intervenire l’elicottero sabato mattina per mettere in salvo due giovani escursionisti lodigiani, di Camairago e Somaglia, rimasti intrappolati a pochi metri dalla vetta del monte Resegone, in provincia di Lecco. Durante la scalata, infatti, uno dei due è rimasto vittima di crampi e questo gli ha impedito di proseguire. Così, dopo alcuni tentativi di mettersi al sicuro da soli, i due hanno deciso di chiamare “115”, che ha dirottato la chiamata agli uomini del soccorso alpino. E questi, a loro volta, hanno chiesto l’intervento dell’elicottero del “118”, che restando sospeso in aria ha calato una fune a cui era aggrappato un soccorritore per mettere in salvo i due scalatori lodigiani.

Il fatto si è verificato sabato mattina, intorno alle 11.30. I protagonisti sono A.S. di 33 anni residente a Camairago e la sua ragazza S.L. di 28 anni di Somaglia. Entrambi sono iscritti al Cai (Club alpino italiano) e quindi sono esperti di scalate e arrampicate ad alta quota.

Ma secondo gli uomini del soccorso alpino quella di sabato non era la giornata ideale per affrontare i sentieri che avevano scelto, perché le temperature si stavano alzando e la neve diventava sempre più morbida, facendo aumentare il rischio valanghe.

Non è chiaro con quale tecnica i due abbiano deciso di salire in cima al Resegone. Se cioè con gli sci ai piedi per fare sci alpino una volta arrivati in vetta, o con le ciaspole (i racchettoni da mettere ai piedi), oppure “armati” di picozza e ramponi. Il soccorso alpino non ha chiarito questo aspetto, ma visto il sentiero che avevano prescelto, il Forbesette lungo il canalone “Caldera”, è considerata più probabile l’ultima ipotesi (picozza e ramponi), per una sorta di arrampicata che però richiedere neve molto dura e ghiaccio oltre che roccia.

Una condizioni che però sabato non c’era. La neve infatti era fresca e proprio quel percorso veniva sconsigliato, perché il rischio valanghe era a tre su una scala di cinque, quindi piuttosto alto.

Quando i soccorritori sono arrivati per metterli in salvo, li hanno trovati immersi in un metro di neve fresca. Con l’elicottero sono stati prelevati e trasportati in un luogo sicuro e poi medicati, anche se nessuno dei due sembra aver riportato ferite da questa brutta avventura.

Non è la prima volta che escursionisti lodigiani restano bloccati su questa montagna. Nel 2008, infatti, ma in estate, una donna di Codogno restò bloccata infatti lungo un sentiero con una caviglia rotta e con un pericoloso temporale all’orizzonte, a circa milleduecento metri di quota

Davide Cagnola

Se la sono vista brutta due giovani alpinisti lodigiani bloccati dai crampi e dalla neve fresca sul Resegone: è stato infatti necessario l’intervento dell’elicottero per mettere in salvo un 33enne di Camairago, impegnato in cordata con la fidanzata, una 28enne di Somaglia

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