Ha solo sette anni di vita ma fa già acqua da più parti, letteralmente. Tetti colabrodo al nido comunale di via Collodi dove, ad ogni violento acquazzone, piove acqua in alcune delle aule di quest’edificio che pure fa i conti anche con murature intaccate dall’umidità in risalita dal terreno. Problematiche complesse che hanno già portato l’amministrazione comunale ad un sopralluogo in loco con il responsabile tecnico dell’impresa che a metà anni Duemila realizzò il nuovo nido comunale Mondobambino.
Si era a gennaio 2006, sul finire del secondo mandato dell’allora giunta Croce, quando venne inaugurato il nido di via Collodi, investimento da 1 milione e 200 mila euro sostenuto dalle risorse derivate dalla vendita del 49 per cento dell’Asm. Tempo pochi mesi e ci si rese già conto che l’edificio presentava però diverse magagne strutturali: ad allarmare genitori ed educatori fu l’impianto di riscaldamento funzionante a metà, così come una zona del nido andò a mollo per il mancato collegamento di una tubatura di scarico dal tetto all’impianto generale di raccolta delle acque.
Senza dimenticare le porte di ingresso alle aule realizzate senza fermi di chiusura o le tende inesistenti nella zona nanna. Da allora ad oggi sono passati sette anni ma l’edificio del nido di via Collodi continua a dare problemi. Uno su tutti: dal tetto continua a piovere acqua. Soprattutto nella zona di nido che è più vicina alla Croce Rossa.
La conferma arriva dall’assessore alle manutenzioni Abramo Rossi: «Al nido Collodi ci sono problematiche complesse di infiltrazioni d’acqua dal tetto, che in alcuni casi hanno obbligato anche a spostare i bambini da quelle aule dove l’acqua filtrava copiosa, necessitando la posa di secchi di raccolta - ha confermato Rossi - . Abbiamo già preso contatti con l’impresa costruttrice, con il suo responsabile tecnico è già stato effettuato un sopralluogo nell’edificio, per identificare le cause del problema, definire le responsabilità. I costi per la sistemazione? Non li abbiamo ancora quantificati ma non saranno minimi. Di certo, visto che l’opera non ha ancora dieci anni di vita, è nostra intenzione farli rientrare nella garanzia dell’intervento».
Dall’assessore arriva una stoccata alle precedenti amministrazioni di centrodestra: «Lo dico senza polemica ma questa del nido - così Rossi - è un’altra eredità lasciataci da chi ci ha preceduto. Adesso ci troviamo nelle condizioni di farci carico e risolvere problemi che una struttura di appena sette anni non dovrebbe avere».
Problemi di infiltrazioni idriche si registrano comunque anche alla scuola elementare San Biagio di viale Dei Mille, dove ad andare periodicamente a mollo è soprattutto la palestra. Nei giorni scorsi il Comune ha effettuato un sopralluogo, identificando nel lucernario del tetto della scuola l’area da sistemare. In questo caso l’intervento è circoscritto e comporterà 6 mila euro complessivi di spesa.
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