Disastro Frecciarossa a Livraga: l’udienza prosegue a gennaio

Nessuna richiesta di costituzione di parte civile da vittime o associazioni

A causa di una notifica a un imputato non andata a buon fine e anche per ragioni di opportunità alla luce delle modifiche dell’udienza preliminare che saranno introdotte dalla “riforma Cartabia”, è stata rinviata al prossimo 11 gennaio la prosecuzione dell’udienza Gup per il disastro ferroviario del treno Frecciarossa del 6 febbraio 2020 a Livraga. In tribunale a Lodi innanzi al giudice Francesco Salerno erano presenti, come persone offese, il figlio e la moglie di Mario Dicuonzo, il macchinista che perse la vita assieme al collega Giuseppe Cicciù. Gli imputati sono 14 tra i quali i vertici dell’epoca di Rfi e Alstom Ferroviaria. Nè i 10 feriti né le famiglie delle due vittime hanno finora richiesto di costituirsi parti civili, e neppure le associazioni di consumatori o rappresentative di interessi diffusi, associazioni che invece erano presenti in massa in apertura del procedimento per il disastro di Pioltello, anche se in gran parte erano state poi escluse dal processo. I parenti di Dicuonzo si limitano a sottolineare che è importante, per questo caso ma anche per tutte le vittime di reati o incidenti, arrivare sempre alla verità e non dimenticare.

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