Deragliamento del Frecciarossa, chieste condanne per dieci anni per tre tecnici di Rfi

Due operai e il responsabile della loro formazione rischiano dai 3 anni ai 3 anni e mezzo di carcere per aver montato un ricambio difettoso

L’ex Procuratore di Lodi Domenico Chiaro, ora trasferito alla Procura generale di Brescia - ma applicato fino all’esito delle udienze preliminari del procedimento in cui ha coordinato le indagini - ha chiesto condanne per 10 anni complessivi per i tre tecnici di Rfi ritenuti corresponsabili del deragliamento del Frecciarossa 1000 Milano - Salerno avvenuto alle 5.30 del mattino del 6 febbraio 2020. Nel disastro ferroviario persero la vita i macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo e una decina di persone a bordo riportarono lesioni significative. Le richieste di condanna sono di 3 anni e 4 mesi e 3 anni e 6 mesi per i due operai manutentori che la notte precedente 2020 installarono sullo scambio 5 del posto movimento Livraga della linea ad alta velocità un attuatore di fabbricazione Alstom poi risultato difettoso, mentre altri 3 anni di carcere sono stati chiesti per un altro dipendente di Rfi, ritenuto responsabile della loro formazione. I tre sono giudicati per rito abbreviato innanzi al gup. Il rito abbreviato proseguirà il 3 aprile con le arringhe dei difensori. Il 20 marzo invece si riaprirà l’udienza preliminare per il filone principale del procedimento, che vede imputati a vario titolo per disastro ferroviario, lesioni e duplice omicidio colposo alcuni dirigenti e funzionari di Alstom Ferroviaria e Rfi e due tecnici di Alstom.

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