Tre fratelli, tre impianti industriali (a Somaglia, Sant’Angelo e Livraga), 92 dipendenti, un giro di denaro da 10 milioni di euro. Il tutto senza mai presentare una dichiarazione dei redditi e producendo cosmetici che poi venivano venduti con marchi contraffatti, come Pupa, Calvin Klein, Revlon.
È quanto emerge dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura di Lodi. Indagini che hanno portato al sequestro di beni per 6 milioni di euro e alla scoperta nei capannoni di 400mila prodotti, 300mila etichette false, 1 milione di confezionamenti pronti all’uso.
Sul “Cittadino” del 7 febbraio tutti particolari.
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