Confermati i 30 anni al carnefice di Angelica

La seconda sezione penale della corte d’appello di Milano ha confermato pienamente la condanna a trent’anni di reclusione per omicidio pluriaggravato che era stata inflitta dal gup di Lodi a Maurizio Ciceri, l’operaio di 49 anni di Guardamiglio accusato di aver ucciso con 26 coltellate l’ex convivenza Angelica Timis, mamma di 35 anni, il 24 maggio del 2013 a Guardamiglio. L’imputato aveva fatto ricorso in appello sostenendo di essere stato all’epoca in condizioni psichiche così fragili da non poter premeditare il gesto. Secondo i giudici del secondo grado invece sussistevano sia la premeditazione sia la crudeltà.

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