Codogno, il writer Alessio-B “racconta”
la Wonder Woman infermiera

È rimasto piacevolmente colpito da Codogno, dalla voglia di ripartire e dai sorrisi stampati sul volto dei più giovani Alessio-B. Il writer nei giorni scorsi ha deciso di omaggiare la città con una sua opera d’arte già riprodotta all’esterno dell’ospedale di Padova, sua città di provenienza: un medico con la fascia di Wonder Woman, a simboleggiare ancora una volta in più lo sforzo eroico del personale sociosanitario e socioassistenziale nei mesi più duri e complicati. «Ero a Fiorenzuola martedì, dovevo andare a Torino e quindi dovevo transitare dalla Lombardia – ricorda Alessio-B, nome d’arte utilizzato per firmare le sue opere -. Ho visto che Codogno non era così lontana e ho deciso di fare questo “blitz”. Non c’era davvero nulla di programmato, ho fatto tutto così, in modo improvvisato». Intorno alle 14 quindi Alessio-B, da 20 anni nel mondo della street art conosciuta durante alcuni viaggi in Europa quando aveva solo 15 anni, è arrivato a Codogno. «Ho visitato la città, ci sono passato in macchina – racconta -. Poi ho trovato questa struttura che ho scoperto solo dopo essere parte di una vecchia pompa di benzina e mi è venuta l’idea di fare il murales. Non c’era nessuno per strada, ho visto solo qualche auto e giovane passare». E proprio dai ragazzi Alessio-B, che preferisce rimanere anonimo, ha tratto grande insegnamento. «Ho visto una città che ha voglia di ripartire – ammette -. Le serrande alzate, i negozi aperti. Pensavo davvero di trovare una sorta di desolazione se possiamo così definirla. Invece ho visto tanta voglia di vivere e ripartire. Che mi ha lasciato il segno sono stati poi i più giovani: i loro sorrisi, lo stare insieme, sono questi ulteriori e importanti indicatori della forza e del grande spirito che anima Codogno che vuole riacquistare la sua normalità». L’opera è stata apprezzata da tutti. Ma la domanda che ci si pone è, si presume, univoca: accetterà Alessio-B l’invito del sindaco Francesco Passerini che si è detto disponibile nel mettere a disposizione un’area pubblica per altri murales che vadano ancora una volta di più a simboleggiare la forza della città e la sua arte? «Ho letto di questa proposta e mi fa molto piacere – conclude il diretto interessato -. A breve partirò per un tour già programmato in Europa, quindi non posso soddisfare nell’immediato questa esigenza. Ma perché no, quando tornerò con piacere verrò a Codogno».