Avrebbe compiuto 33 anni tra due giorni il giovane trovato morto ieri mattina alla Mirandolina. Era l’alba quando un uomo diretto al lavoro in una cascina ha visto il corpo del giovane riverso a terra a fianco della sua bicicletta e si è subito fermato a soccorrerlo.
Ma il cuore di Roberto Nai, originario di Mortara ma da diversi anni residente a Codogno, custode all’Asl, aveva già cessato di battere. Il passante ha chiamato immediatamente il 112 e i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Codogno si sono precipitati sul posto.
La prima cosa da accertare era che il 33enne non avesse subito un’aggressione o fosse stato investito, che si potesse escludere insomma la morte di origine dolosa o colposa.
E sulla base dei riscontri affidati ai medici dell’Asl non sembra esserci nulla del genere dietro la sua tragica fine. Sul corpo non sono state rinvenute ferite né altri segni riconducibili a un incidente, è probabile invece che a stroncare il giovane sia stato un arresto cardiaco. O che sia morto per soffocamento.
Ipotesi che spetta all’autopsia avvalorare, ma che gli inquirenti riconducono all’odore di alcool percepibile sul cadavere, e al fatto che vicino al corpo esangue sia stata trovata una bottiglia di vino, per altro ancora sigillata, appartenente a quanto sembra proprio al 33enne. Anche sull’ora del decesso sarà l’esame autoptico a fornire elementi precisi, per il momento la si colloca intorno alle 6 di ieri mattina.
L’uomo che l’ha trovato è passato di lì tre quarti d’ora più tardi. Erano le 6.45 precise quando al centralino del comando di Codogno è arrivata la telefonata che dava l’allarme, l’operatore ha chiesto al richiedente dove avesse rinvenuto esattamente il cadavere, quindi ha inviato due pattuglie in via Cascina Molinette.
Al loro arrivo il 33enne era accasciato sul ciglio della strada bassa che dall’Ipersimply porta alla Mirandolina, ucciso da un malore che lo ha colpito mentre tornava a casa in bicicletta.
Subito dopo il ritrovamento del corpo le forze dell’ordine hanno rintracciato i famigliari di Nai, che viveva solo al civico 37 di via Molinette.
Di recente l’uomo era stato sottoposto ad un intervento chirurgico e i genitori erano andati ad abitare con lui in attesa che tornasse a star meglio. Quanto alla figlia non abita col padre ormai da tempo. Così sono stati la madre e il padre anziani ad eseguire il riconoscimento del 33enne, la cui salma è stata trasportata alla camera mortuaria dell’ospedale di Codogno in attesa delle disposizioni della magistratura.
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