Codogno, telefoni roventi in municipio per la social card: «Ma decide l’Inps»

Non si contano le telefonate arrivate in Comune dai cittadini esclusi

I telefoni dei servizi sociali di Codogno roventi per le chiamate degli “esclusi” dalla social card, la nuova misura del governo Meloni a sostengo delle famiglie a basso reddito. Da lunedì, quando è entrata in vigore, non si contano le telefonate di cittadini che aspettavano di ricevere la carta “Dedicata a te” (com’è stata chiamata) con il contributo di 382,50 euro spendibili in beni di prima necessità, e che essendosi trovati a bocca asciutta da giorni tempestano di telefonate l’ufficio dei servizi sociali. In alcuni casi, pochi, chiedendo informazioni. E nella maggioranza rivendicando l’”aiuto” e addossando la colpa della mancata erogazione al Comune. Che però non ha alcun potere al riguardo. Così a finire nel tritacarne sono i dipendenti comunali, travolti dall’impeto – per così dire – dei più arrabbiati, e nella difficoltà di spiegare loro come stanno realmente le cose. Una situazione che vede intervenire la vicesindaca e assessore ai servizi sociali Raffaella Novati, per fare chiarezza: «È l’Inps che individua gli aventi diritto alla social card e che ha mandato l’elenco in Comune».

© RIPRODUZIONE RISERVATA