Codogno, a rilento i lavori in stazione

Il nuovo sistema di controllo non sarà attivo

prima di fine anno,

gli altri cantieri invece

entro novembre

Avrebbero dovuto concludersi tra una settimana. Se tutto va bene, termineranno invece non prima della fine di novembre. Hanno accumulato ritardo i lavori di riqualificazione della stazione di Codogno: tra binari e aree di sottopassaggio, il cantiere è ancora assolutamente nel vivo dei vari ripristini, impossibile perciò che riesca a rispettare la data di fine lavori dell’8 novembre indicata dal cartello informativo posto all’ingresso del sottopasso che porta ai binari.

Giusto dirlo subito, peraltro: i lavori promossi da Rete Ferroviaria Italiana non stanno andando a rilento o a singhiozzo, come invece era già accaduto nel 2012 quando le difficoltà legate all’operatività della prima impresa avevano di fatto bloccato il cantiere, rimasto fermo per mesi. Cambiata la ditta, il cantiere adesso va di lena. Ma le magagne da sanare sono talmente numerose da aver determinato lo sforamento dei termini. Nel frattempo, Rfi in stazione ha posato le telecamere, una decina gli “occhi elettronici” installati nello scalo di piazzale Cadorna, visibili sia nell’atrio di ingresso della stazione, alcune posate all’esterno nella zona dei binari, altre nel sottopassaggio. Le piccole telecamere al momento non sono in funzione a regime, sono collegate solo ad un circuito interno di monitor. L’impegno assunto da Rfi già nei mesi scorsi era però stato chiaro: entro la fine dell’anno riuscire a collegare il sistema di videosorveglianza della stazione con la centrale operativa dei vigili urbani. Da qui a dicembre si dovrà verificare se questo auspicio possa diventare realtà concreta.

E dunque: quel che attende la stazione di Codogno sono sicuramente mesi cruciali. L’attivazione del sistema di videosorveglianza rappresenta sicuramente uno degli elementi più strategici dell’intervento, ma massima è l’attenzione al completamento del restyling della stazione. I lavori in queste settimane sono concentrati sulla zona del sottopassaggio che porta ai binari: gli operai sono impegnati a ridare dignità ad intonaci che erano devastati da buchi e murature a pezzi, dove a spiccare era l’assenza di qualsiasi bacheca informativa.

Da portare a termine è poi la sistemazione dei marciapiedi (il secondo e il terzo per la precisione) che danno sui binari: da riqualificare c’è l’impianto di illuminazione a servizio del marciapiede di attesa, il ripristino dei tanti cavi sparsi a mezz’aria lungo le pensiline, pure loro bisognose di un risanamento.

Da concludere in via definitiva è poi ancora lo smantellamento delle vecchie sale di attesa esterne che erano sul secondo marciapiede: le strutture sono già state demolite da mesi, da togliere ci sono però ancora i teli rossi da cantiere e da ripristinare è la pavimentazione sottostante, che si presenta ancora decisamente rovinata.

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