Codogno piange la scomparsa del professor Sirtori

Da qualche mese ormai non lo si vedeva più a scuola, ma la sua assenza in laboratorio ora peserà più di prima: il professor Guido Sirtori si è spento martedì sera all’età di 63 anni mentre era ricoverato all’ospedale San Matteo di Pavia per una grave malattia. Sposato con Enrica Boffelli, ex insegnante all’agraria, Sirtori insegnava invece chimica di laboratorio all’istituto Ambrosoli di Codogno dove svolgeva anche incarichi di delegato della presidenza. La coppia, che ha quattro figli ormai grandi, condivideva la passione per l’orticoltura e insieme hanno pubblicato decine di manuali risultato di studi e della pratica nel loro orto alla Triulza, oltre che articoli su riviste di settore. Del resto era stata proprio la passione comune per la terra a farli incontrare, lui genovese e lei della Triulza, nelle aule dell’università di Piacenza, facoltà di agraria. La scuola era la sua vita e il professore, all’Ambrosoli, un’istituzione: credeva negli istituti tecnici e si è speso in mille progetti per farne conoscere il valore. Collezionista di francobolli come sanno però solo gli amici intimi, era invece la passione civica di Sirtori ad averlo fatto conoscere a Codogno dove a metà anni Novanta partecipò a quell’esperienza politica che prese la forma della lista civica “Vivere Codogno” portando alla elezione a sindaco di Alessandro Fiammenghi. Costretto poi alle dimissioni, il primo cittadino venne a mancare appena un anno dopo. Dopo di lì il professore fu tra i promotori di “Rivivere Codogno”, nata per portare avanti l’esperienza di Fiammenghi ma con meno fortuna tanto da entrare in consiglio solo all’opposizione, e mantenne anche in seguito il suo impegno politico nelle varie esperienze amministrative, sempre però da esterno.

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