Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 05 Maggio 2011
Codogno: padiglione per autistici, pronto e deserto
Ci sono dieci posti disponibili, ma la Regione non li accredita
Completamente arredati, nuovissimi e pronti a funzionare. Ma ciò nonostante desolatamente vuoti ed inattivi. Il riferimento va ai dieci posti di residenza assistita che sono fiore all’occhiello della nuova struttura assistenziale Primavera per ragazzi affetti da autismo, ricavata nelle ex carceri di Codogno e gestita dalla Cooperativa Amicizia.
Inaugurato a maggio 2010, il nuovo edificio a piano terra ospita diversi servizi diurni a favore degli utenti della Coop. Tutto cambia, però, se si sale al primo piano, dove sono i dieci posti di residenza assistita per ragazzi autistici. Dalla loro inaugurazione ad oggi, questi spazi non sono mai stati occupati da ragazzi autistici, a mancare sono gli accreditamenti al funzionamento della Regione Lombardia di cui ancora non c’è traccia. E questo nonostante le promesse fatte alla Coop Amicizia giusto un anno fa, niente meno che dal governatore del Pirellone Roberto Formigoni, allora in visita elettorale a Codogno per il voto regionale 2010. «Uno stallo che grida vendetta al cielo», sintetizza efficacemente il presidente della Cooperativa Amicizia Mario Perotti. Che alle parole abbina i numeri. Ovvero quelli delle 45 famiglie con disabile bisognoso di residenza assistita che si trovano registrate nella lista d’attesa della Coop, una ventina facenti capo all’Asl di Lodi, le restanti provenienti da fuori provincia, soprattutto dal Milanese.
Numeri da vero allarme, comprendenti anche dei casi limite dove il disagio ha ormai toccato punte di non ritorno, dove la gestione famigliare di questa particolare patologia legata ai disturbi del comportamento rischia di esplodere da un momento all’altro. Perotti conferma: «Tre o quattro famiglie sono in situazioni di estrema difficoltà, è vero. Tre sono del sud Lodigiano, una del basso Milanese, identico il loro estremo bisogno di essere sollevate dall’assistenza di un loro familiare disabile ormai impossibile da gestire».
Al momento, per queste famiglie, la sola ancora di salvezza è l’unico posto di residenza cosiddetto di sollievo che si trova nella residenza sanitaria già edificata in Coop diversi anni fa. Questo posto, a rotazione, viene attivato sui casi più gravi di bisogno: il disabile viene trasferito in Cooperativa per tre-quattro giorni, massimo una settimana. Quindi torna a casa propria, per lasciare il posto di sollievo ad un altro handicappato. Stante questa situazione di emergenza, ben si capisce che, se attivati, i dieci posti di residenza assistita del padiglione Primavera sarebbero una vera manna.
«Non risolverebbero completamente la problematica ma potrebbero essere di estremo servizio per almeno dieci delle famiglie che abbiamo in lista d’attesa - conferma Perotti -. I dieci posti del padiglione Primavera sono pronti per funzionare ma per poter svolgere la loro funzione assistenziale hanno bisogno degli accreditamenti regionali. Speriamo davvero che la situazione si sblocchi e che alle promesse seguano al più presto i fatti».
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