Codogno, i negozianti hanno paura

«Ci sentiamo indifesi»: denuncia di forte impatto sociale quella che arriva dai commercianti di via Dante, il dito puntato verso il tema della sicurezza che anche in questa strada a due passi dal centro si sta facendo d’emergenza. Accattoni ed anche zingari. E poi malintenzionati che nei negozi entrano con il chiaro intento di una ruberia. In più di un caso minorenni. Non stanchi delle tante segnalazioni già fatte a forze dell’ordine ed istituzioni, questi esercenti sono tornati alla carica. La richiesta, presentata due giorni fa all’Associazione commercianti perché sia portata all’attenzione del Comune, è precisa: «Dei vigili a piedi che, soprattutto tra le 18 e le 19.30, percorrano a piedi via Dante e le vie vicine del centro dove sono i negozi».

Sbagliato pensare che questi esercenti - in maggioranza donne - stiano peraltro con le mani in mano. Al contrario: proprio per il senso di poca sicurezza ormai quotidiano, si stanno attrezzando in autonomia. In qualche attività, ad esempio, ora si entra solo suonando un campanello fatto appositamente installare. È il caso della parrucchiera Sonia Caserini, che il campanello lo ha fatto installare poco meno di due mesi fa. «Era un continuo entrare a chiedere soldi ai clienti, ad infastidire, la goccia che ha fatto traboccare il vaso una sera in chiusura quand’ero da sola in negozio - dice - . Il campanello? Adesso mi sento più sicura. Ma questa gente mi ha già spaccato la serratura, a furia di spingere sull’ingresso chiuso». Anche il negozio di biancheria intima Karezze installerà presto un campanello con apertura telecomandata. «Sono sola in negozio, non mi sento più sicura - dice la titolare Franca Lazzarini - . Di pochi giorni fa l’ultimo episodio: due uomini di colore, ben vestiti, che sono entrati con la scusa di guardare, quel fare che subito insospettisce. Ho tirato fuori il cellulare, fingendo di fare una telefonata e sono subiti usciti». Il senso di poca sicurezza è soprattutto negli orari del tardo pomeriggio, la scarsa illuminazione della via (soprattutto d’inverno) acuisce il problema. «Stiamo valutando di far mettere a nostre spese dei fari che possano illuminare bene il marciapiede», informa la commerciante. Titolare dello Smart Cafè, Piera Coldani il campanello lo metterebbe volentieri ma non può stante la sua attività di bar: «Ci sentiamo indifesi. Su questa via non passa mai un vigile. Prima qualche chiusura del bar la facevo fare a mia figlia, adesso non me la sento più di lasciarla sola nelle ore del tardo pomeriggio».

Faretti luminosi che illuminino meglio la porzione di marciapiede e strada davanti la propria vetrina è pronto a posizionarli anche il negozio Romano Calzature: «Più luce significa più sicurezza - così Danilo Cuneo - . Che anche in via Dante è sempre meno percepita».

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