Codogno muoverà la posta dei francesi

La H2Nitidor progetta moto ecologiche per i portalettere

Dal sole alla ruota, utilizzando idrogeno al posto della benzina: c’è anche un’impresa di Codogno, la H2Nitidor, a dare ecologico motore alla flotta dei dieci veicoli elettrici di “Moby Post”. Il quale altro non è che un innovativo ed importante progetto finanziato dalla Comunità Europea, elaborato su misura per la regione francese della France-Comté: proprio qui, grazie alla collaborazione con l’ente nazionale “La Poste”, il servizio di consegna della posta sarà decisamente all’insegna della mobilità sostenibile, pronto ad utilizzare per il recapito di lettere, raccomandate e cartoline proprio dieci motociclette elettriche, fatte muovere da celle a combustibile alimentate da idrogeno prodotto da energia solare.

E dunque: bando ai motori a benzina, bando alla produzione di inquinanti e di gas serra pestiferi per l’atmosfera. La posta, con “Moby Post”, ama decisamente la natura. Accanto a partner di progetto in arrivo da Francia, Svizzera e Germania, l’azienda H2Nitidor (unica impresa italiana coinvolta assieme a Ducati Energia spa) ha un ruolo decisamente strategico. Proprio l’impresa che ha sede al polo industriale della Mirandolina, infatti, ha in capo la realizzazione di uno degli elementi-chiave del progetto, ovvero lo sviluppo delle due stazioni che serviranno sia alla produzione dell’idrogeno che al rifornimento dello stesso ai veicoli.

Un incarico di alto prestigio, certamente non dato per caso. Specializzata nella progettazione e nella produzione di elettrolizzatori (apparecchiature capaci di produrre idrogeno per via elettrolitica), proprio la H2Nitidor è azienda leader a livello internazionale nella realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. In primis proprio da pannelli solari. E questo sarà infatti chiamata a fare anche nell’ambito di “Moby Post”. Nella regione della France-Comté, sui tetti di due edifici già dedicati ai servizi postali e di proprietà de “La Poste”, saranno installati dei pannelli fotovoltaici. Gli stessi che, grazie alla tecnologia della H2Nitidor, permetteranno la produzione di idrogeno tramite elettrolisi. Una volta prodotto, l’idrogeno sarà stoccato in loco attraverso bombole a bassa pressione, sempre disponibile per il rifornimento delle motociclette ecologiche, alimentate da una cella a combustibile montata a bordo e pronta a dare energia ai motori elettrici. «Siamo sicuramente soddisfatti, il progetto “Moby Post” è strategico ed importante - sottolinea Mario Dragoni, responsabile tecnico della H2Nitidor, assieme ai figli Andrea (responsabile designer) e Matteo (amministratore dell’azienda) -. In questo settore, la nostra tecnologia è tra le più avanzate a livello mondiale. Prova ne è che per “Moby Post”, H2Nitidor è stata proprio cercata e voluta dagli altri partner di progetto».

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