Codogno, il Majorca oggi è un rudere

Viaggio nell’ex dancing Majorca, tra ammassi

di rifiuti, vetrate spaccate e vecchi arredi

lasciati a marcire

A pezzi quello che fu il tempio della musica del Lodigiano: l’agonia dell’ex dancing Majorca tra ammassi di rifiuti di ogni tipo, sfacelo di arredi lasciati marcire all’aria, vetrate pericolosamente a pezzi, colonnati e controsoffitti dell’epoca d’oro del locale distrutti da vent’anni di abbandono. E la questione apre anche a risvolti di pubblica sicurezza. Perché basta un niente e in questa discarica pericolosamente a cielo aperto in viale Marconi chiunque può entrare. Nella recinzione che divide il Majorca con il vicino market In’s c’è ad esempio un varco, due passi comodi e si entra nel cortile dello storico locale dove, tra gli anni Sessanta e Ottanta, si esibirono artisti del calibro di Claudio Baglioni e Patty Pravo, Francesco De Gregori e Lucio Dalla, Ornella Vanoni e Riccardo Cocciante, i Pooh e i New Trolls, Lucio Battisti e la Formula tre.

Ma l’accesso più agevole è dov’è la ciclabile che affianca l’ex dancing: una vecchia cancellata è ormai del tutto scostata, il passaggio immette in tutta tranquillità nel giardino del dancing, non prima di essersi fatti strada tra cumuli di rifiuti abbandonati. All’interno si rimane a bocca aperta: l’istantanea è surreale, il dancing è esattamente quello di vent’anni fa ma è come se arredi, vetrate, soffitti, piste da ballo, divanetti, area pizzeria fossero stati oggetto di un bombardamento. Tutto completamente a pezzi. Si cammina tra vetri sparsi ovunque, bottiglie di alcolici sparsi in ogni dove, lattine e sporcizia ad intasare ogni angolo del grande giardino completamente abbandonato. E poi sacchi dell’immondizia, seggiole gettate alla rinfusa, plastica di ogni tipo.

Il pericolo è dietro l’angolo, sotto forma di seminterrati dell’edificio non più coperti da grate di sicurezza. Come dire: se qualcuno entrasse di notte (stante gli accessi ormai facili, come la sbarra in ferro all’entrata principale, che si supera senza sforzi), basterebbe un nulla per finirci dentro.

Ampia 15mila metri, l’area del Majorca (che ha destinazione urbanistica produttiva-commerciale) è di proprietà della famiglia piacentina Gallinari che nel 2011 - nell’ambito della messa a punto del nuovo Piano di governo del territorio - aveva chiesto al Comune di poter frazionare l’area, cambiandone la destinazione d’uso e destinando circa 8mila metri ad uso residenziale, la restante parte a un uso commerciale e terziario.

Il Comune ha però risposto picche a quella richiesta, motivando il diniego con anche il fatto che la zona contigua ha vocazione produttiva-mista che mal si sposerebbe con lottizzazioni abitative sui terreni dell’ex Majorca. E dunque: al momento stallo totale per il futuro dell’ex Majorca, stabile già più volte nel mirino di vandali, che spesso è stato anche ricovero abusivo di senzatetto. Situazione, quest’ultima, che nel 2012 ha già portato i carabinieri in blitz nella vecchia discoteca, per verificarne la presenza di senzatetto all’interno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA