CODOGNO La morte di Vasilica Cange, stroncata da un malore in strada mentre stava andando al lavoro: «Una persona splendida e generosa»

La 55enne era diretta verso l’istituto delle suore Tondini, dove aveva un incarico part time, ma si è accasciata in via Roma

Quando alle 13 le suore non l’hanno vista arrivare, hanno iniziato a impensierirsi. Vasilica Cange era sempre in anticipo: impossibile non fosse ancora a scuola. La 55enne di origini romene, residente da anni a Codogno, è deceduta ieri, stroncata da un infarto mentre si trovava in via Roma. Ogni giorno si recava a piedi da casa, nei pressi della stazione ferroviaria di Codogno, all’istituto delle suore Tondini in via Pietrasanta. Tutti i giorni lo stesso percorso. Per arrivare alle 12.50 e attaccare con il lavoro alle 13. Da dieci anni la donna, sposata con un autotrasportatore e mamma di una ragazza che vive in Olanda, prestava servizio come domestica alla scuola materna dell’istituto Tondini. Un lavoro part-time: dalle 13 alle 16, per arrotondare lo stipendio del marito. Le suore ieri hanno provato a chiamarla al telefono. Più e più telefonate, ma niente. Vasilica non rispondeva. «Ci siamo preoccupate, abbiamo pensato che doveva esserle successo qualcosa, che doveva essersi sentita male – racconta suor Gabriella -. Ci avevano detto che era stata vista un’ambulanza in via Roma, per cui siamo andate in pronto soccorso a Codogno, ma non c’era. Così abbiamo provato a casa, ma non avendo le chiavi non abbiamo potuto entrare. Poi abbiamo saputo che c’erano ancora le pattuglie dei carabinieri e della polizia in via Roma e siamo corse lì».

Vasilica Cange era distesa a terra davanti alle vetrine del negozio Bibò. Il suo corpo senza vita coperto da un telo. I testimoni hanno riferito di averla vista accasciarsi all’improvviso. Hanno allertato subito il 118 e sul posto sono accorsi i sanitari della Croce Rossa di Codogno e il medico con l’automedica, che hanno provato a lungo a rianimarla. Ma la 55enne non ce l’ha fatta. È morta in strada, prima ancora di poter essere trasportata in ospedale. «Siamo costernate e le sue colleghe sono sotto shock – riferivano ieri suor Gabriella e suor Vincenzina -. Era una persona splendida, brava, generosa. Le piaceva fare nuove ricette e portava sempre qualche dolcetto alle colleghe da assaggiare. Quando arrivava ci abbracciava, eravamo un po’ come la sua famiglia». Ieri sera le suore Tondini hanno pregato per lei. Il marito e la figlia sarebbero intenzionati a riportare la 55enne in Romania, per darle sepoltura nella sua terra.

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