Codogno, un intero quartiere resta senza avvisi funebri. La protesta

Tabellone divelto da un incidente stradale più di un mese fa: «Come facciamo a partecipare ai funerali di qualche conoscente?»

A Codogno il quartiere San Giorgio è da oltre un mese senza manifesti funebri. E l’ex sacrestano Peppo Scalmani si fa portavoce degli abitanti e chiede il ripristino della plancia, divelta neanche a farlo apposta proprio davanti ai suoi occhi, diverse settimane fa. «Gli avvisi dei morti cosa li mettono a fare?» domanda contrariato. «Perché così c’è partecipazione - risponde -, ma senza i manifesti funebri, tremila persone del quartiere sono tagliate fuori. E’ un dispiacere, chiediamo al Comune di fare qualcosa». L’antefatto risale appunto a più di un mese fa. Scalmani stava percorrendo via Canestrai per recarsi in centro, lquando sotto i suoi occhi un furgone in retromarcia ha divelto la plancia. Il Comune ha chiesto al conducente di risarcire il danno. Ma come si sa, i tempi delle assicurazioni sono quel che sono.«Chi abita al San Giorgio, per uscire passa da qui e ci si è sempre fermati a leggere “i morti” – prosegue Scalmani -. Anche questo è un modo per sentirsi parte della comunità, ma ora non sappiamo più niente. Nei giorni scorsi sono venute a mancare diverse persone a Codogno e di una di queste ho saputo solo per caso». Molti degli abitanti sono anziani.

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