Codogno, il sindaco smentisce: «Non arriverà nessun profugo»

Nessun profugo clandestino a Codogno. Ad assicurarlo è il sindaco Emanuele Dossena, pronto in queste ore a stroncare sul nascere le voci in gran rincorsa che da giorni hanno iniziato ad individuare anche la capitale della Bassa come uno dei possibili luoghi identificati per l’accoglienza degli immigrati sbarcati a Lampedusa. «Escludo nel modo più assoluto che Codogno possa essere interessata dal piano di accoglienza dei profughi sbarcati a Lampedusa - ha tenuto però a sottolineare il sindaco Dossena -. In città spazio per accoglierli non ce n’è».

Il sindaco Dossena

Neppure nell’area del quartiere fieristico del villaggio San Biagio, la stessa che in queste ore era finita al centro delle preoccupazioni di molti codognesi, allertati dal fatto che proprio la Fiera potesse diventare uno dei siti di accoglienza individuati per far fronte all’emergenza sbarchi a Lampedusa. Il tam-tam di voci era iniziato la scorsa settimana. Poi sembrava essere scemato.

Ma nei giorni scorsi ha ripreso vigore. «Chiariamo subito: in comune non è mai arrivata una ufficiale richiesta di accoglienza da parte degli organi competenti, prefettura in primis - ha sottolineato Dossena - e dunque: quelle in circolazione in città sono solo voci. E sono voci prive di fondamento».

Il sindaco ha rimarcato l’assenza di spazi idonei a Codogno, «visto che in città non ci sono aree del demanio statale, che sono quelle individuate dallo Stato per l’accoglienza dei migranti». Come sottolinea il primo cittadino, la Fiera «non è area demaniale. Di più: non è attrezzata ed è posta a stretto contatto delle abitazioni. Proprio per tutte queste motivazioni, l’area espositiva del San Biagio non può essere individuata per l’insediamento di un eventuale tendopoli di immigrati».

E dunque: nessun immigrato arriverà a Codogno da Lampedusa. «Lo escludo nella maniera più assoluta - tiene a rimarcare il sindaco -. Tornando alla cittadella espositiva del San Biagio, va detto che l’area nei prossimi mesi sarà interessata da manifestazioni pubbliche. Mi riferisco - prosegue Dossena - all’evento provinciale dell’Associazione degli invalidi del lavoro e a quelle mostre che si stanno pianificando per l’area espositiva di Codogno. Quella canina, ad esempio, se non quella sui cavalli che stiamo cercando di promuovere per la prima volta all’interno dei prossimi mesi di bella stagione». E dunque: stop all’allerta ingiustificata, «suffragata solo da voci che non hanno alcun fondamento e che è doveroso far smettere di circolare».

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