
(Foto di Scarioni)
COVID L’immagine era diventata un simbolo della battaglia dei lodigiani contro la pandemia
Codogno
Ormai ci sono soltanto le tracce sbiadite del murale con cui lo street artist padovano Alessio B volle rendere omaggio al personale sanitario e al Comune di Codogno durante la fase più difficile del Covid. A quasi 5 anni di distanza non c’è quasi più traccia dell’infermiera Wonder Woman sul muro dell’ex stazione di benzina di via Diaz. Il luogo era stato scelto a luglio 2020, per un omaggio a medici, infermieri e volontari in prima linea per il Covid-19, poi il murales - realizzato con la tecnica “paste up” - era stato sfregiato nel gennaio 2021 e a rimetterlo in sesto furono il parquettista e artista, oggi presidente di Anpi Codogno, Pietro Belloni e l’ex elettricista e fotografo Tino Bruschi, che ricomposero l’opera con l’aiuto di colla per manifesti. «Nel 2021 abbiamo fatto due diversi interventi per salvarla - racconta Pietro Belloni -. Poi il sindaco Francesco Passerini ha invitato Alessio B a riprodurla mettendo a disposizione alcune aree di proprietà pubblica in città ed è stato scelto il cortile comunale dove la figura è stata realizzata con bombolette spray, in modo che fosse più duratura. Belloni è così affezionato al personaggio da averlo anche riprodotto in un suo quadro esposto in una mostra in Sala Santelli, dove l’infermiera è ritratta davanti alla chiesa parrocchiale di piazza XX Settembre: «Era stato un bellissimo omaggio a Codogno: una mattina ci siamo svegliati e c’era questa bellissima icona». (ha collaborato Veronica Scarioni)
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