Codogno, chiusa la casa “a luci rosse”

Andava avanti da circa un anno l’attività di prostituzione scoperta dai carabinieri a Codogno in un appartamento di via Belloni; l'abitazione era stata affittata da una 32enne cinese residente a Reggio Emilia, che la dava in uso a donne asiatiche e chiedeva in cambio la metà di ciò che guadagnavano vendendo il proprio corpo.

I carabinieri della Stazione di Codogno, coordinati dal maresciallo Valter Pescarmona, hanno prima preso appuntamento telefonico tramite un inserzione sul giornale, fingendosi dei clienti, quindi sono entrati nella casa. L’abitazione è stata chiusa e sottoposta a sequestro, affidata al proprietario che è risultato estraneo al reato. La 32enne cinese è stata invece deferita alla Procura della Repubblica di Lodi per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

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