Codogno, centro in balìa dei vandali

Via Mazzini come il quartiere Fuorigrotta a Napoli. Notte brava mercoledì in pieno centro, insudiciato da una banda di giovani che si sono divertiti a prendere a calci e rompere i sacchi dei rifiuti accatastati fuori delle case e dei negozi di via Mazzini, sparpagliando bottiglie, scatole e cartacce dappertutto. Dall’ex bar San Marco sulla circonvallazione fin giù in fondo, per poi svoltare in via Pallavicino e completare l’opera lasciando il loro barbaro “autografo” sul negozio Cincillà: ieri mattina quando la titolare Piera Antarelli è arrivata al lavoro, la vetrina d’ingresso era imbrattata di urina e il coperchio del sistema d’allarme divelto.

La scorribanda, tra mercoledì e giovedì, è iniziata presto. Attorno alle 21.30 alcuni codognini che abitano in via Mazzini hanno avvertito uno strano fracasso in strada, lì per lì hanno lasciato correre e solo ieri mattina, nell’aprire le finestre, si sono resi conto del disastro davanti a casa. Qualcuno invece è stato svegliato dai rumori in piena notte ed è subito corso a vedere. Come Giuseppe Vecchietti, responsabile della protezione civile di Codogno e proprietario dello stabile dove sorgeva il San Marco: «Erano le due di notte quando mi sono affacciato in strada e ho visto l’immondizia che copriva l’asfalto fino al negozio Tim - racconta -. C’erano rifiuti sulle macchine in sosta, sacchetti e bottiglie in mezzo alla carreggiata». Dei vandali invece più nessuna traccia. Il codognino non è stato il solo ad accorgersi del macello già prima che facesse l’alba e vi è chi ha allertato subito i carabinieri della compagnia di Codogno. Ma il danno era ormai fatto. Così si è dovuto attendere che facesse giorno e il passaggio dei netturbini, perché si potesse iniziare a pulire via Mazzini dalla marea d’immondizia che inondava la strada ostacolando anche il passaggio delle auto.

Una scena da film, una “cartolina da Napoli” nei suoi giorni peggiori. «All’inizio ho pensato che fosse passato un grosso animale - ha detto Giorgia, barista della caffetteria “Le delicatezze” -. Ho aperto il bar alle 6.40 e c’era una nuvola di bottiglie di plastica e carta qui davanti, una cosa indescrivibile. Al passare delle macchine si sentivano le bottiglie scoppiare sotto le ruote perché era impossibile schivarle. E per fortuna non avevamo fuori l’umido ma solo il secco e la plastica».

Gli operatori Asm hanno avuto il loro bel da fare per raccogliere l’immondizia sparpagliata lungo l’intera via, e il camion rifiuti ha fatto cinque volte il giro per riportarla in condizioni decenti. I carabinieri intanto hanno avviato le indagini per risalire alla banda di vandali. E mentre s’indaga, a Codogno molti s’interrogano su come un fatto del genere sia potuto succedere. «Non fermiamoci all’indignazione - riflette la negoziante del Cincillà -. Ma domandiamoci cosa nascondono questi gesti e se noi adulti possiamo fare qualcosa per risolvere il disagio».

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