Codogno, buche come voragini

Strade al collasso per le buche: il dribbling tra le “voragini” ora diventa rischio di incolumità pubblica. A farsi ogni giorno più drammatica è la situazione della circonvallazione, soprattutto sulla direttrice dei viali Trento e Trieste, dove macchine e autoarticolati sono costretti ad invadere la corsia opposta per evitare sia le buche profonde a dismisura, sia i segnali di pericolo disseminati sulla strada dal Comune proprio per avvertire degli avvallamenti. E così ieri mattina tutta la parte nord della circonvallazione era al collasso, sotto scacco di un pericoloso intasamento causato da veicoli obbligati a frenare e ad invadere l’opposta corsia per evitare drastici sobbalzi.Stesso allarme anche all’incrocio semaforico per Casale: una voragine apertasi a fianco dell’ex distributore da giorni sta costringendo camion e macchine a sfiorare i veicoli che, provenienti da viale Trieste, svoltano in via Diaz. Idem anche su viale Duca d’Aosta, dove i crateri sull’asfalto costringono i veicoli a pericolose invasioni di corsia.E in piena emergenza è ora anche il centro città, crivellato in ogni dove, con buche profonde ad insidiare in via Cavallotti, in via Pallavicino, in viale Ricca, in via Dante. Una buca profonda quasi una ventina di centimetri sabato si era aperta anche in via Battisti. Devastata anche piazza Cairoli, sgretolata in più punti. «Codogno è in piena emergenza - lancia l’allarme il coordinatore Pdl Severino Giovannini -: alla giunta chiedo di svegliarsi e di fare presto, che almeno chiuda con asfalti invernali le buche più pericolose. La situazione è drammatica, in tutto il Lodigiano non c’è una città dagli asfalti così martoriati come Codogno. Questa deve essere la priorità su cui dirottare risorse. Perché Codogno è al collasso. Sono pronto anche a mettermi a disposizione dell’area tecnica del Comune per dare una mano».Proprio per tamponare le situazioni d’emergenza, il Comune ha pronto un intervento di asfaltatura “a caldo” da 15 mila euro. Che però rischia di fare ben poco. Lo ammette anche l’assessore ai lavori pubblici Abramo Rossi che a sorpresa alza il tiro: «Pronti a scrivere al Prefetto per informarlo di una situazione ormai problema di incolumità pubblica. Parlo da singolo assessore ma è chiaro che una situazione di simile portata esige scelte decisionali estreme».Il Comune di Codogno pronto a sforare il patto di stabilità 2013 per sistemare le strade che cadono a pezzi? «Sono riflessioni che andranno condivise con tutta la giunta - commenta Rossi - . È però chiaro che quando in cassa si hanno 3 milioni e mezzo di euro bloccati dal patto di stabilità qualche ragionamento va fatto. Tutti noi abbiamo a cuore il rispetto dei vincoli di contabilità amministrativa ma certo non si può lasciare andare la città alla deriva».

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