Castelnuovo, pescatore con un machete nello zaino: è sotto processo

«Mi serviva per tagliare le piante sulle rive»

Va a pescare portandosi dietro un coltello lungo quasi mezzo metro, simile ai machete utilizzati solitamente nelle foreste per farsi largo nella vegetazione tropicale, ma finisce sotto processo per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. È la disavventura occorsa a un cinquantenne emiliano che nel 2020 era stato sorpreso dalle forze dell’ordine in riva a un canale a Castelnuovo Bocca d’Adda, mentre stava pescando. Sanzionato perché in quel periodo il Lodigiano era “zona rossa”, e quindi anche la pesca era vietata, era stato poi invitato anche a mostrare cosa contenessero zaini e borsoni che teneva nell’auto e tra esche, ami e galleggianti era spuntato il machete. L’uomo si sta difendendo in tribunale e ha chiarito che quel coltellaccio, potenzialmente mortale, lo usava abitualmente per farsi largo nella vegetazione in riva ai fiumi in cerca dei posti migliori per gettare la lenza. Il verdetto a inizio 2024, rischia sei mesi di arresto e un’ammenda da mille euro in su.

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