Casale, telefoni muti per furto

I ladri razziano un chilometro di cavi Telecom

Assaltano la linea telefonica Telecom tra Vittadone e Zorlesco e le comunicazioni nei due abitati restano al palo. Nella notte tra lunedì e martedì i predoni del rame sono tornati all’attacco, in aperta campagna alla periferia di Casalpusterlengo hanno smantellato mille metri di cavo Telecom ancora una volta attratti dall’oro rosso. Anche stavolta oltre al danno economico si è sommato il disagio per gli utenti serviti dalla linea telefonica compromessa.

Sono stati proprio loro ad allertare i tecnici Telecom lamentando il blackout e all’arrivo degli incaricati sul posto è stato svelato il mistero: un chilometro di tracciato lungo l’asse Zorlesco-Vittadone era sparito, sottratto dai ladri nel corso della notte. Per un giallo risolto, ve ne è però un altro che la dice lunga sull’attenzione dei malviventi nel muoversi. A parte un quadrato d’erba ai piedi di un palo Telecom, dove si vede distintamente che i ladri hanno sostato, non c’è traccia di pneumatici sul verde. Eppure chiunque sia stato a rubare deve averlo fatto servendosi di un furgone, un mezzo pratico su cui caricare il materiale e svignarsela. L’unica spiegazione plausibile è perciò che i ladri abbiano organizzato le operazioni in modo da non lasciare tracce: qualcuno ha scalato il palo con issata la scatola da cui parte il doppino in rame e una volta recuperato il bandolo lo ha passato a un complice in attesa sul furgone. Dovevano avere una bobina su cui avvolgere il cavo senza che toccasse terra e così facendo sono riusciti a sfilarlo lungo i mille metri di linea senza lasciare segni. Preso quello che volevano, i malviventi hanno abbandonato immediatamente l’area sicuri che nessuno li avrebbe visti. Sperduti nel bel mezzo delle campagne, con il favore del buio, si sono dileguati con il bottino per poi ultimare il colpo da un’altra parte. Il doppino di rame infatti è rivestito da una guaina di protezione e prima di piazzarlo a qualche grossista è necessario levarla così da vendere il prodotto “pulito”. Un’operazione che il più delle volte si fa dando fuoco al rivestimento e che non era certo consigliabile effettuare “in loco”.

Il fuoco avrebbe potuto essere visto anche a distanza, quello si, e l’intero piano saltare. Smontato il pezzo di tracciato e avvolto il cavo con l’ingegnoso “ponte” dal furgone, la banda ha quindi messo in moto ed è fuggita. I primi ad accorgersi che qualcosa non andava, sono stati ieri mattina alcuni abitanti di Vittadone e Zorlesco nel sentire che i loro telefoni non funzionavano. Informati dell’accaduto i tecnici Telecom si sono messi subito al lavoro, mentre i carabinieri della compagnia di Codogno hanno avviato le indagini. Il sospetto è che gli autori siano gli stessi di razzie simili registrate di recente nel Sud Milano e a Cavenago.

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