Casale, rallentano i lavori in ospedale

La cooperativa che esegue i lavori all’ospedale di Casale va in crisi e le subentra un’altra dello stesso Consorzio Ravennate vincitore dell’appalto: dopo tre settimane di fermo cantiere sono già riprese le opere all’interno del presidio, e il nuovo programma prevede la conclusione entro aprile, in leggero ritardo sulle ultime previsioni.

La gara d’appalto per la ristrutturazione dell’ospedale di Casale si era chiusa a novembre 2009. L’appalto era andato al Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro, una società cooperativa per azioni con sede in Ravenna che poi aveva individuato tra le proprie consorziate la cooperativa che effettivamente doveva occuparsi dei lavori.

I lavori sarebbero dovuti durare un anno, e hanno un costo di poco meno di 4 milioni e 400mila euro, effetto del ribasso del 18 per cento sulla base d’asta di 5 milioni 216 mila euro. Inizialmente erano previsti la sistemazione di un’ala per il trasferimento del 118 da Lodi, una nuova hall e il bar, che a oggi non esiste, e diverse migliorie tecniche agli impianti. Alla fine, invece, prima per le resistenze degli operatori del 118 a spostarsi da Lodi, poi per il riordino voluto dalla Regione con l’unificazione del 118 lodigiano a quello pavese con sede in Pavia, la sistemazione dell’ala che doveva andare al 118 servirà per il trasferimento del centro diurno psichiatrico oggi in funzione nell’ospedale vecchio di piazza Cappuccini.

L’inizio dei lavori, previsto dopo la chiusura del cantiere e l’avvio degli acceleratori di radioterapia avvenuto a fine giugno 2010, era poi slittato di fatto a settembre 2010, con un nuovo programma che prevedeva la chiusura nei primi mesi del 2012.

A giugno di quest’anno, il Consorzio Ravennate è stato incorporato per fusione da un altro consorzio di cooperative, il bolognese Consorzio Cooperative Costruzioni, ma il cambio societario non ha comportato alcuna modifica in sede di appalto da parte dell’azienda ospedaliera di Lodi. A ottobre, invece, è stata la cooperativa che effettivamente stava lavorando al cantiere ad accusare il colpo della crisi e a dover rinunciare a metà ottobre ai lavori. Il Consorzio appaltatore ha quindi provveduto a individuare tra i propri soci consorziati una nuova cooperativa che eseguisse l’opera, senza che l’Azienda Ospedaliera dovesse rimettere mano in alcun modo all’appalto o alle procedure di assegnazione.

«Questo cambiamento ha prodotto un fermo tecnico del cantiere di un paio di settimane o poco più, solo per valutare lo stato d’avanzamento lavori per la consegna alla nuova ditta subentrante - spiega l’architetto Maurizio Bracchi, dirigente dell’ufficio tecnico dell’Azienda Ospedaliera -. In base all’ultimo cronoprogramma, i lavori si chiuderanno ad aprile, con solo un leggero ritardo rispetto alle ultime previsioni».

Attualmente è in fase di cantierizzazione la nuova struttura che ospiterà la hall, un corpo nuovo vicino allo storico ingresso del presidio.

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