Casale, un morto nel frontale

(Lunedì 16 aprile, ore 18.45) Si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Humanitas a Rozzano il 54enne E.M., veterinario residente a Cascina di Coste Fornaci, al confine tra Casalpusterlengo e Somaglia. Dopo una prima notte in ospedale le sue condizioni restano stabili e i medici non si sbilanciano. La prognosi non viene sciolta. Solo indiscrezioni invece per quanto riguarda le condizioni della 36enne M.C.C., la moglie di Raffaele Polito, che nell’incidente ha perso la vita. La donna da domenica sera è ricoverata all’ospedale di Piacenza, dove era stata trasportata d’urgenza insieme al figlio di quattro anni. Il piccolo aveva riportato un trauma all’addome, era stata la mamma stessa ad estrarlo dalla macchina andata distrutta. Da quanto è stato possibile apprendere, i medici del nosocomio emiliano hanno deciso per il trasferimento del piccolo in un centro specializzato.

(Lunedì 16 aprile, ore 12.15) La notizia della tragica scomparsa del 45enne Raffaele Polito ha destato profonda commozione non solo a Cornegliano, dove l’uomo viveva con la moglie e il figlioletto di 4 anni rimasti anche loro coinvolto nel frontale di ieri a Casale, ma anche a Lodi: Polito lavorava infatti come tecnico radiologo all’ospedale Maggiore di Lodi.

(Domenica 15 aprile, ore 22) Una tempesta di vetri e pezzi di carrozzeria disseminati sull’asfalto, e in mezzo una nave giocattolo divelta. Si è interrotto nel modo più tragico il passatempo del piccolo di quattro anni che nel frontale di ieri sulla via Emilia all’ingresso di Casalpusterlengo ha perso il padre, Raffaele Polito di 45 anni, originario di Salerno e da poco trapiantato con la moglie a Cornegliano Laudense. La famiglia si stava dirigendo a Piacenza, padre madre e il figlioletto erano sulla Citroen C3 di colore azzurro che ha impattato la Fiat Idea argento con al volante il 54enne di Casale E.M., di professione veterinario, in arrivo dalla direzione opposta. Il botto tra le due auto è stato violentissimo: dopo un avvitamento la Citroen si è schiantata contro il guardrail, mentre la Fiat è carambolata nel fossato a fianco della carreggiata.

Ricostruire le traiettorie dei due veicoli ha tenuto impegnati parecchio i carabinieri della stazione locale, di Codogno e del Nucleo operativo e radiomobile che hanno eseguito i rilievi. Iniziati soltanto dopo che i vigili del fuoco di Casalpusterlengo e Lodi sono riusciti a estrarre il corpo ormai senza vita di Polito dall’abitacolo, e trarre in salvo il 54enne E.M., anche lui incastrato nella carrozzeria della Fiat.

Se l’è cavata da sola invece la moglie dell’automobilista rimasto ucciso, la 36enne M.C.C., policontusa e trasportata d’urgenza all’ospedale di Piacenza insieme al figlio ferito all’addome. E minuti lunghissimi e tesi hanno preceduto il trasporto del veterinario all’Humanitas di Rozzano. La sua battaglia per la vita si è combattuta infatti sul posto. Mentre i vigili lo estraevano dalla macchina, l’uomo aveva lamentato un dolore fortissimo al femore, tale da fargli perdere conoscenza. Poi è toccato al medico del 118 e ai volontari della Croce Rossa di Codogno prendersi cura di lui, osservando tutte le precauzioni richieste dalla gravità del quadro clinico. Attivato l’elisoccorso dell’ospedale Niguarda, i soccorritori hanno provveduto alle operazioni di primo intervento e a stabilizzarlo, solo allora l’ambulanza si è messa in moto e ha raggiunto l’elicottero fermo nel campo a lato.

Con la via Emilia chiusa al traffico per l’intero tratto compreso tra la rotatoria all’altezza del McDonald’s di Casale e lo svincolo per Fombio, la scena delle due vetture distrutte, delle portiere staccate, del corpo coperto da un lenzuolo bianco a terra e laggiù in fondo l’ambulanza con la portiera aperta e l’equipaggio intento a fare tutto ciò che era doveroso in quel momento, la scena appariva in tutta la sua straziante tragicità.

Quando il motore si è acceso e il mezzo della Cri si è mosso, le pale dell’elicottero hanno cominciato a volteggiare e si è alzato in volo,i carabinieri hanno completato le misurazioni e periziato ogni elemento rilevante, mentre il carro funebre dell’impresa Marni si è fatto largo tra i rottami per andare a raccogliere la salma.

La pioggia scesa all’improvviso a bagnare ogni cosa, i vetri dei finestrini rotti, una penna bic, un pacchetto di Marlboro sparsi sull’asfalto, rendendo la scena ancora più tetra. I vestiti e gli scarponi del 54enne E.M., aperti dai soccorritori per medicarlo e appoggiati al guardrail. La chiglia della nave giocattolo, scoperta, e con dentro un cornino rosso. Di quelli che si vendono a Napoli come portafortuna. Una terribile beffa.

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