Casale, un maxi polo produttivo alle porte di Vittadone

Frazione di Vittadone e comune dicono sì al progetto di insediamento produttivo di Chiapparoli a Cascina Battaglia, 300mila metri quadrati da destinare a lotti industriali e di logistica. E per la prima volta la Provincia di Lodi non dice un no secco.

Da anni il cavalier Silvano Chiapparoli tramite i suoi tecnici ha presentato in comune a Casale una richiesta di insediamento produttivo a Cascina Battaglia, sugli oltre 300mila metri quadrati di sua proprietà a ridosso di Vittadone, nell’angolo compreso tra la via Emilia e la strada provinciale 26 Castiglionese. Si tratta di un piano di insediamento per diversi lotti industriali o di logistica sul modello della codognese Mirandolina.

Il progetto però è adeguato ai tempi, prevede una serie di opere di mitigazione dell’impatto paesaggistico e soluzioni architettoniche e urbanistiche all’avanguardia, tra cui il recupero dei tetti dei capannoni a spazi per passatempi e socializzazione come palestre e strutture sportive, oltre a opere socialmente utili, come un asilo nido.

Su questo progetto lunedì sera il consiglio di frazione di Vittadone ha espresso parere positivo con sei voti a favore, due astenuti, un contrario. Era presente per l’amministrazione comunale il consigliere delegato alle frazioni Lina Ressegotti.

«Abbiamo detto sì con alcune richieste da soddisfare - spiega il presidente dell’organismo di frazione Erika Zangrandi -. La prima è che la disponibilità dei posti di lavoro favorisca i residenti di Vittadone. La seconda è che la strada d’accesso alla frazione sia allargata per intero, con la realizzazione anche di una pista ciclabile. Quindi chiediamo che siano utilizzate tecniche di costruzione ecosostenibili e che per quanto possibile la vecchia cascina Battaglia sia recuperata. Se ci saranno queste condizioni, per noi l’operazione è fattibile, anche perché permetterebbe alla frazione di tornare a vivere».

E anche sulla tipologia dell’insediamento, che avrebbe una probabile forte componente di logistica, l’amministrazione comunale non si scompone. «La richiesta è del privato, e a noi sembra una buona proposta - afferma il sindaco Flavio Parmesani -. In futuro ci sarà sempre più bisogno di logistica e noi non siamo contrari a priori, se fatta in modo intelligente, con le adeguate mitigazioni e compensazioni. C’è bisogno di lavoro, e questo è il settore che lo può portare».

L’ostacolo principale sul cammino di questo progetto è però il Ptcp, il Piano territoriale della Provincia di Lodi: al di là della strada Castiglionese, dove si trova la Lever, il territorio è segnato con possibile destinazione produttiva, al di qua no. Cascina Battaglia non potrebbe diventare produttiva, e per questo sono già arrivate le osservazioni del comune al Ptcp chiedendo la trasformazione.

«Il piano lì non permette insediamenti di questo tipo, anche se il progetto contiene elementi rilevanti dal punto di vista architettonico e urbanistico - dice l’assessore Nancy Capezzera -. Noi però non chiudiamo la porta a nessuno che voglia proporre insediamenti produttivi, ci si può sedere attorno a un tavolo e verificare la fattibilità, anche alla luce dei cambiamenti che la tangenziale di Casale porterà sull’area. Magari ci può essere una gradualità nella realizzazione del progetto, dipende anche dalle tutele che si potranno mettere in atto per l’amministrazione pubblica, in termini di territorio, ambiente e occupazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA