
Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 11 Settembre 2025
CASALE Lalo ha attaccato le forbici al chiodo: «Quante vite sono passate da qui»
La storia Il parrucchiere Osvaldo Dosio ha chiuso il suo negozio di via Marsala
Mettere via forbici e rasoio dopo sessant’anni di lavoro non deve essere stato facile per Lalo, come tutti conoscono a Casalpusterlengo Osvaldo Dosio, lo storico barbiere di via Marsala. «Con mio padre facciamo quasi cento anni di professione» prova adesso a fare i conti lui, il parrucchiere di intere generazioni di casalini e non solo.
La storia di questa attività imprenditoriale inizia appunto in via Marsala, in una sede a pochi metri di distanza da quella attuale, e ora cessata da poche settimane: sulla saracinesca campeggia un biglietto molto secco e diretto, che in realtà dovrebbe essere un “tazebao” di ricordi e di storie, impossibili da ricordare tutti.
Agli inizi, nei primi anni ’30, tocca al papà di Osvaldo, Alberto Dosio, “sistemare le teste” dei cittadini di Casalpusterlengo; poi, come ricorda un sapido articolo di un paio di anni fa di questo nostro foglio, il giovane Alberto viene chiamato sotto le armi e finisce a Napoli dove a un certo punto gli tocca pure di fare barba e capelli a re Vittorio Emanuele III. Nel frattempo spetta a due donne, le nipoti Rosanna e Rina Dosio, come spesso succedeva in tempo di guerra, tenere aperta la bottega in mezzo a mille difficoltà.
Ma cessate le bombe, Alberto torna al timone e prepara il terreno al figlio Osvaldo, con il trasferimento dell’attività nel 1960 all’interno del negozio al 49 di via Marsala. E ora, arriva una nuova fase di questa lunga storia, quella che purtroppo si porta dietro la parola “fine”. «È dura stare lontano dal negozio, proprio perché alla fine si finisce un po’ per vivere a stretto contatto con i clienti» dice Lalo. Eh sì, perché il vecchio barbiere di paese è amico, psicologo e confidente. Quante storie, quante vite sono passate sulle tre poltrone di pelle di questo negozio, rimasto intatto negli anni, quasi per rispettare le emozioni e i sentimenti di chi, magari, si è anche un po’ sfogato con l’artigiano che in quel momento si stava prendendo cura della sua testa. «Ora faccio il nonno» sorride Lalo, che continua a ricevere le telefonate dei suoi storici clienti che vogliono sentirsi ripetere quel “Ciao, facia bela”, il suo cavallo di battaglia. Che resterà per sempre un augurio di gioia e buona vita.
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