Casale, ladri scatenati in via Gobetti

Non rubano nulla ma spaccano tutto

Un furto anomalo finito in nulla di fatto o forse un vandalismo con il movente della vendetta: è questo lo scenario nel quale si colloca l’irruzione avvenuta nel fine settimana in tre capannoni in via Gobetti, in area Lever a Casale, e scoperta lunedì mattina.

I capannoni visitati sono tre strutture facenti parte di un’unica stecca di depositi, uno dietro l’altro. I delinquenti, o i vandali, sono entrati nel capannone di un artigiano forzando la porta d’ingresso, hanno messo in disordine, non hanno rubato praticamente nulla.

Quindi è stata tagliata la rete di separazione nel giardino tra le due proprietà e i ladri sono entrati nel secondo capannone, sempre forzando la porta d’ingresso. Questo secondo deposito è il laboratorio della cooperativa sociale Il Ponte dove sono lavorati conto terzi dai ragazzi disabili sedie, tavoli e altri mobili in legno. Qui i ladri hanno dato corda all’istinto vandalico.

«Hanno distrutto tutto quello che c’era nel capannone, sedie e tavoli, hanno buttato per terra i documenti dell’ufficio dopo aver scardinato la porta, hanno fatto un disastro totale - spiega Alessandro Barbieri amministratore della cooperativa -. Addirittura hanno utilizzato un muletto che era nel capannone per girare nello stabile e infine per abbattere una porzione piuttosto grande di muro e penetrare nel magazzino adiacente».

Nella parete ancora oggi c’è un buco da quasi due metri d’altezza e almeno uno e mezzo di larghezza. I ladri, penetrati nel deposito dell’impresa di giardinaggio adiacente alla cooperativa, hanno messo in disordine un po’ ovunque, concentrando i loro sforzi soprattutto nell’ufficio. Dal deposito però non è stato portato via nulla di valore, forse solo un paio di pantaloni.

«C’erano anche strumenti di lavoro e un computer portatile, che è stato rotto buttandolo per terra, oltre che i veicoli in uso all’azienda - racconta il titolare -. Non hanno portato via niente, e la cosa ha stupito tutti, compresi i carabinieri che hanno fatto i sopralluoghi. È la prima volta che siamo visitati dai ladri, ma siamo corsi subito ai ripari: via le chiavi e i documenti dai veicoli, via gli attrezzi di valore, abbiamo attivato l’antifurto. Rimane però il dubbio sulle reali intenzioni degli intrusi».

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