Casale, il Comune cancella la mini-Imu

Almeno il trenta per

cento dei potenziali

contribuenti, i possessori di prima casa,

sono così “salvi”

Casale cancella la mini-Imu, almeno per l’80 per cento della platea dei paganti, i possessori di prima casa: lunedì sera il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la modifica al regolamento che porta la soglia di non pagamento dai 12 euro di base fissati per legge fino a 30 euro. Per effetto dei calcoli della mini-Imu (il 40 per cento della variazione tra aliquota comunale applicata e aliquota base, per Casale l’uno per mille) la maggior parte dei cittadini chiamati a pagare dovrebbe proprio trovarsi un conteggio Imu compreso tra i 15 e i 30 euro, e quindi rientrare nella fascia di non pagamento.

Chi sarà costretto comunque a pagare la mini-Imu entro il 24 gennaio, avrà un successivo rimborso, probabilmente sotto forma di compensazione di credito in un’altra tassa comunale, Tares (o quel che sarà) o Tasi.

«Il governo ha introdotto la mini-Imu il 30 novembre, tre giorni dopo che avevamo approvato il bilancio - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Per questo motivo il provvedimento è risultato doppiamente odioso, perché ci ha costretto ancora una volta a mettere le mani nelle tasche dei nostri cittadini e perché è arrivato in un momento in cui non avevamo più la possibilità di intervenire sulle aliquote per evitarlo. Abbiamo affrontato la questione subito in maniera decisa, bloccando tutte le spese previste nell’ultimo mese per poter arrivare a un’eventuale copertura, e poi abbiamo cercato un metodo che ci permettesse nelle maglie della normativa di cancellare la tassa. Alla fine è stato possibile solo per l’80 per cento, ma a quanto mi risulta siamo gli unici nel Lodigiano ad aver trovato questa soluzione e a poterla applicare, di fatto togliendo il peso del pagamento alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Per tutti gli altri, c’è l’impegno formale a un rimborso o a una compensazione». Il comune ha trovato alla fine nelle pieghe del bilancio (limando soprattutto gli stanziamenti per alcune spese tecniche e manutentive) la copertura per i previsti 50 mila euro di mancato gettito derivanti dal non pagamento della mini-Imu.

Altri 30-40 mila euro dovranno essere trovati per l’operazione di compensazione del credito per i proprietari di casa che dovranno comunque pagare, quelli il cui conteggio supera i 30 euro. «Abbiamo già previsto un’apposita manovra di contenimento della spesa attraverso la ri contrattazione dei servizi per il comune, luce, acqua e gas - spiega l’assessore al bilancio Piero Mussida -. Attraverso nuovi contratti contiamo di arrivare a economie importanti, in grado di coprire interamente la cifra che andremo a rimborsare o compensare, probabilmente nei conteggi di altre tassazioni comunali».

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