Casale, il bambino in rianimazione

Oggi Maria Camilla Caroccia raggiungerà il figlio piccolo a Brescia. Leonardo Polito, il bimbo di quattro anni rimasto gravemente ferito nell’incidente d’auto sulla via Emilia a Casale nel quale domenica il padre Raffaele ha perso la vita, si trova ricoverato nel reparto di rianimazione pediatrica degli Spedali Civili di Brescia; è stato trasferito lì tre giorni fa dall’ospedale di Piacenza, dove era stato trasportato in un primo momento insieme alla madre Maria Camilla, rimasta sola a prendersi cura del figlioletto. Fino a ieri la donna era ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza del nosocomio piacentino; le sue condizioni si sono mantenute stabili e l’equipe medica che l’ha seguita in questi giorni ha dato l’ok al suo trasferimento all’ospedale di Brescia. La 36enne non verrà dimessa, ma ricoverata nello stesso presidio ospedaliero dove si trova il figlio, così almeno potranno stare vicini. A destare maggiore preoccupazione sono difatti le condizioni del piccolo Leonardo, che in seguito allo schianto ha riportato un brutto trauma all’addome. Lunedì le sue condizioni si sono aggravate ed è stato deciso l’immediato ricovero al pediatrico degli Spedali Civili di Brescia, nel reparto di rianimazione, che è tra i meglio attrezzati della Lombardia. Sulle evoluzioni del quadro clinico del bambino i medici mantengono il massimo riserbo. Notizie incoraggianti arrivano invece dalla clinica Humanitas di Rozzano dove si trova il 54enne di Casalpusterlengo E.M., il conducente dell’altra vettura coinvolta nel frontale. L’uomo, un veterinario che vive a cascina di Costa Fornaci, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva e fino a lunedì la sua prognosi era riservata. Di ieri la notizia che lascia sperare: il veterinario sarebbe in via di miglioramento. Il 54enne era rimasto imprigionato dentro la sua Fiat Idea carambolata nel fosso a fianco della via Emilia e c’erano voluti i vigili del fuoco di Casale e Lodi per tirarlo fuori: durante i soccorsi aveva riferito di sentire un dolore lancinante al femore, tanto forte che il 54enne aveva perso conoscenza. Il medico del 118 e i volontari della Croce Rossa di Codogno erano riusciti a farlo riprendere, ma la gravità delle sue condizioni era apparsa subito chiara. Per questo era stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso del Niguarda: intubato e stabilizzato in barella, E.M. era stato trasportato all’Humanitas.

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