Byl ha ritrovato il suo padrone

Mentre l’immagine di Byl rimbalzava su tv, giornali e Facebook l’unico a non saperlo era il suo padrone. Perché la storia del cagnolino ritrovato mercoledì primo marzo sotto il paraurti di una Lancia Musa a Piacenza è incredibile anche nel lieto fine, quello scritto ieri quando il codognino Adriano Bagna lo ha riportato a casa. Proprio così, a Fombio da dove era scomparso da due settimane.

Quel giorno Byl se ne stava come sempre al bar «ex Baita» gestito dal suo padrone. Il codognino si era dovuto allontanare una mezz’ora e al suo ritorno il cane non c’era più. Per dieci giorni lo ha cercato dappertutto e temeva ormai che non l’avrebbe ritrovato, poi domenica sera la bella notizia: «È al canile di Piacenza, sono sicuro, è lui!», gli ha detto un amico che aveva sentito la storia dell’animale a un tg nazionale ed era certo di non sbagliare, che quel batuffolo dalle orecchie grandi era proprio Byl. Così ieri mattina Adriano si è presentato al canile e ha spiegato di essere il proprietario che mezzo mondo stava cercando. Come prova aveva portato con sé alcune fotografie di Byl e un paio di cappottini che la sorella aveva cucito quest’inverno per proteggerlo dal freddo, ed erano identici a quello che indossava quando è stato trovato nel vano motore della Lancia. Ma non sono serviti: è bastato lo scodinzolare pazzo del cagnetto alla vista di Adriano per essere certi che il signore dai capelli argento venuto a riprenderlo era il suo padrone. «Byl ha una storia pazzesca - racconta Adriano -, quattro mesi fa me lo ha portato qui un camionista che doveva andare a scaricare della merce e non poteva portarlo con sé. Immaginavo che sarebbe tornato dopo qualche giorno ma non l’ho più visto e da allora è rimasto con me». Al bar di Fombio durante il lavoro, e insieme ai tre gatti trovatelli nella grande casa a Codogno.

In breve tempo Byl era diventato una specie di mascotte, talmente «simpatico» da diventare ambito da tutti. Persino troppo. «Hanno provato un paio di volte a portarmelo via e quando è scomparso ho pensato che ce l’avevano fatta - prosegue Adriano -, alcune notti fa sono andato a cercarlo alle Monticchie, avevo sentito dei lamenti che mi sembravano guaiti e me le sono immaginato con il vestitino impigliato tra i rovi che rischiava di morire. Invece era lo starnazzare delle anatre». Il cagnolino si trovava già da dieci giorni al canile municipale di Piacenza, coccolato dai veterinari che si sono presi cura di lui. Grazie al tam tam erano già arrivate 30 richieste d’adozione. Ma ieri l’unica persona che Byl voleva rivedere è andato a prenderlo. «Mi ha fatto un sacco di feste, come un matto - sorride Bagna -, sono felice che stia bene. Resta un mistero come abbia fatto l’automobilista piacentino a investirlo a Fombio e non accorgersene.

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