Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 25 Agosto 2011
Botte al parco tra due giovani egiziani
Un 27enne è stato portato al pronto soccorso, l’altro è fuggito
n L’hanno trovato accovacciato a terra, in preda a un dolore lancinante allo stomaco. È ancora da chiarire il motivo della zuffa tra due egiziani che è avvenuta martedì sera al parco delle Molazze a Casalpusterlengo: a riportare le conseguenze più gravi è stato il 27enne S.M.I.M., egiziano regolare in Italia e residente a Vittadone, che è finito al pronto soccorso. Il giovane stava attraversando i giardini del parco con un amico, erano pressappoco le 22.30 e i due hanno incrociato un connazionale al momento non ancora identificato. A quanto pare i tre si conoscevano, qualcosa ha fatto scoppiare la miccia ed è nata una lite tra il 27enne e il connazionale. S.M.I.M ha avuto la peggio, è stato colpito allo sterno e si è accasciato.
A quel punto il suo aggressore è fuggito. La zona dove è avvenuta la scazzottata a quell’ora era piuttosto deserta poiché il bar Hakuna Matata si trovava chiuso, così l’amico del 27enne non ha perso tempo e ha chiesto aiuto al 112. I carabinieri hanno inoltrato la chiamata alla polizia locale di Casale che era di pattuglia e sono stati loro i primi ad arrivare sul posto.
Il giovane ferito era piegato a terra e lamentava male all’addome, i vigili hanno quindi allertato il 118 che ha richiesto l’intervento della Croce Casalese. Il personale parasanitario ha caricato S.M.I.M. sull’ambulanza, poi il 27enne è stato trasportato al pronto soccorso di Codogno per accertamenti.
Nel frattempo i vigili urbani di Casale hanno assunto informazioni dall’amico, prendendo i dati delle due persone coinvolte nella lite e cercando di risalire all’uomo che aveva fatto a botte con il 27enne ed era fuggito. In base alla loro ricostruzione si tratterebbe di un egiziano residente a Casale, che conosceva il 27enne ma non apparteneva al suo giro abituale. I medici hanno dimesso S.M.I.M. con sette giorni di prognosi. Secondo indiscrezioni l’egiziano sarebbe intenzionato a querelare il suo aggressore.
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