Bimba morta a San Fiorano, la versione dell’ospedale di Piacenza: «Procedure rispettate»

L’Ausl ribadisce l’estraneità del pronto soccorso pediatrico del Saliceto

Nessuna anomalia nella cartella clinica né qualsiasi altro aspetto e indizio che potesse far presagire la tragedia. Con una comunicazione intorno alle 20 di ieri, l’Ausl di Piacenza ha voluto mettere subito in chiaro l’estraneità del Pronto soccorso pediatrico per la morte della piccola Lulù. La neonata la notte precedente era arrivata con i genitori all’ospedale Saliceto: tenuta in osservazione per alcune ore, era stata dimessa all’alba. Poi il tragico epilogo. «Apprendiamo con sgomento del decesso – si legge nella nota -. Il primo pensiero va alla famiglia della piccola, alla quale esprimiamo la nostra più profonda vicinanza e il più sentito cordoglio: impossibile anche solo immaginare il loro dolore».

Alle manifestazioni di affetto ai genitori e ai famigliari colpiti dalla tragedia, l’Ausl di Piacenza ha voluto puntualizzare sin da subito la correttezza delle procedure messe in atto dal personale sanitario presente al Pronto soccorso pediatrico nelle ore in cui Lulù è stata trattenuta. «Dopo aver appreso la notizia, abbiamo avviato una prima verifica interna sul caso – specifica l’Azienda sanitaria -. Dalla cartella clinica, sulla base della valutazione dello specialista pediatra che ha visitato e successivamente dimesso la neonata, non sono emersi riscontri di rilievo».

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