Bar Roma, adesso divampa il mistero

Dopo le fiamme, ad avvolgere il bar Roma è il mistero. Le indagini proseguono in tutte le direzioni, compresa, dunque, l’ipotesi di un incendio doloso. I carabinieri di Codogno e della stazione di Casale sono impegnati nel ricostruire i movimenti delle ore che hanno preceduto il rogo e quindi nell’individuare le cause che lo hanno effettivamente scatenato. Per ora nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti: gli uomini dell’arma sono impegnati nelle indagini “a 360 gradi”, come ha ribadito più volte il capitano della compagnia dei carabinieri di Codogno Rosario Giacometti. Il locale si trova sotto sequestro preventivo.

Dopo i primi rilievi compiuti giovedì notte e venerdì mattina dal Nucleo Operativo di Codogno, nuovi sopralluoghi sono attesi in questi giorni, anche (pare) con l’ausilio dei colleghi di Lodi. Nel frattempo i carabinieri stanno passando al setaccio le immagini di tutte le telecamere di Casale, nella speranza che almeno una delle decine di telecamere, disseminate in città, abbia visto qualcosa di utile a chiudere il cerchio intorno a una vicenda su cui prevalgono silenzio e prudenza.

A distanza di tre giorni dall’incendio infatti, le cause che lo hanno generato non sono ancora ufficialmente chiare. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe divampato, in maniera molto rapida, dal retro del bar, dove si trovano le cucine, ma il perché ufficialmente non esiste ancora.

A distanza di giorni dal disastro, nessuno si è mai pubblicamente sbilanciato su un cortocircuito così come nessuno si è mai sbilanciato sull’ipotesi di dolo, a conferma di indagini serratissime che procedono davvero in tutte le direzioni.

Del bar Roma dunque, non restano che le ceneri e le tante domande ancora senza risposta.

Per la città di Casale è la prima volta che un locale finisce distrutto dalle fiamme. L’episodio, avvenuto in centro storico, ha lasciato un segno evidente nei muri ma anche per le vie e nei bar della città, dove non si parla d’altro da venerdì mattina.

L’incendio è scoppiato poco dopo la mezzanotte, fra giovedì e venerdì, al bar Roma di piazza del Popolo.

Le vetrate del bar sono scoppiate. Le fiamme hanno cominciato a divampare e il fumo ha avvolto in pochi attimi tutta la palazzina in cui hanno sede la Banca Popolare di Lodi, gli uffici di un’assicurazione ma soprattutto 18 famiglie che, avvertito un forte botto, probabilmente generato dalla rottura delle vetrate, si sono precipitati in piazza per mettersi in salvo.

Il maxi rogo ha richiesto due ore di lavoro da parte dei vigili del fuoco di Casale, Lodi e Sant’Angelo. Verificata l’agibilità degli appartamenti, i residenti sono finalmente potuti rincasare intorno alle 2.30 del mattino, ma la loro serenità, dopo questa esperienza, è stata decisamente segnata.

Sara Gambarini

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