Atti vandalici davanti al Bar Cairoli

Devastati lampioni e fioriere del locale in centro

«In 22 anni di attività non era mai successo niente del genere. Sabato mattina sono arrivata al lavoro e mi sono spaventata». A parlare è Roberta Boselli del bar Cairoli in piazza a Codogno, sabato è stata lei a trovare i lampioncini della locale rotti e i fiori strappati dai vasi e gettati a terra. Si tratta dell’ennesimo episodio di teppismo registrato in città nelle ultime settimane e come le volte precedenti, i vandali hanno colpito in pieno centro. Venerdì sera si sono accaniti sull’illuminazione e le fioriere del bar Cairoli, un modo come un altro per passare il tempo facendo danni. «Hanno tolto i palloni di vetro dei lampioncini, rotto le lampadine e rimontato i palloni - spiega la barista -. Non hanno toccato quelli alla parete ma solo i più esterni. Poi se la sono presa con i fiori e le sedie. Fortunatamente le teniamo legate e non hanno tagliato le catene ma le hanno buttate tutte all’aria». Qualcuno inizia a pensare che dietro i fatti delle ultime settimane ci sia una banda di giovanissimi che non hanno di meglio da fare se non spaccare i sacchi dei rifiuti in via Mazzini come è avvenuto due settimane fa, oppure far danni al parchetto “Le Coccinelle” all’incrocio tra viale da Vinci e viale Volta qualche giorno dopo. Stavolta però i teppisti rischiano di essere scoperti. Le telecamere di videosorveglianza che dalla casa parrocchiale presidiano piazza Cairoli inquadrano perfettamente anche il bar, quindi è molto probabile che si riesca a capire chi sono: le immagini sono al vaglio della polizia locale e potrebbero portare una svolta a breve. La notte della scorribanda in via Mazzini, alcuni residenti svegliati dal baccano in strada si affacciarono alle finestre per capire chi fossero i maleducati che non li lasciavano dormire. Riuscirono a vedere un gruppetto di cinque sei ragazzi in lontananza ma non a riconoscerli, a dare loro un volto o un nome.

Il ripetersi degli atti vandalici però ha esasperato gli animi e in molti chiedono che vengano individuati gli artefici.

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