Appello per Dusi su “Chi l’ha visto?”

I carabinieri alla ricerca anche del più piccolo

indizio per riprendere le ricerche,

anche se le speranze sono ridotte al lumicino

La trasmissione Rai «Chi l’ha Visto?» è tornata ieri sera a occuparsi di Mario Dusi, il codognese scomparso il 29 giugno di tre anni fa da casa e che da allora la moglie e la figlia non hanno mai smesso di cercare. «Ciao Mario, spero che tu stia vedendo questa foto e ti riconosca nell’uomo che per tanti anni ha condiviso con me le gioie e le difficoltà». È con le parole della moglie Antonietta e una fotografia dei coniugi uno a fianco all’altro, che il programma condotto da Federica Sciarelli ha aperto la scheda mandata in onda a inizio puntata, poi è stata la presentatrice a farsi portavoce del dolore di Antonietta e della figlia Michela: «È a Mario Dusi che attraverso “Chi l’ha Visto?” scrive sua moglie, lei si rifiuta di accettare che la ricerca del marito avvenga ormai solo attraverso il riconoscimento dei cadaveri senza nome, ma vuole continuare a sperare che possa tornare alla loro casa di Codogno, in provincia di Lodi, anche per conoscere il nipotino nato dopo la sua scomparsa di tre anni fa» ha detto ieri sera la giornalista.

La vita della famiglia è andata avanti, Michela e il marito Davide hanno avuto il dono di diventare madre e padre, ma qualcosa nella ragazza, ormai donna, è rimasto inchiodato là. Al giorno in cui ha visto per l’ultima volta il padre Mario, prima che di lui non si sapesse più nulla. Insieme si sono fatti forza e hanno tentato mille strade per ritrovarlo, eppure niente. A parte qualche segnalazione subito rivelatasi vana nell’immediatezza della scomparsa, non sono più arrivati segnali che diano loro la speranza di ritrovarlo vivo. E la gioia di mettergli tra le braccia il nipotino che non ha mai conosciuto. «Se qualcuno sa qualcosa, si ricorda o ha visto qualcosa, lo preghiamo di farlo sapere - è l’appello della figlia -. Il comando dei carabinieri di Codogno accetta anche segnalazioni anonime, la cosa importante è avere un indizio certo per far ripartire le ricerche nella giusta direzione».

Laura Gozzini

© RIPRODUZIONE RISERVATA