Ancora resti ossei nel cimitero di Casale: la segnalazione arriva da cittadini che hanno visitato il camposanto nei giorni scorsi e hanno notato le ossa spuntare da mucchi di terra smossa. La ditta appaltatrice della cura non si scompone: «Non sono ossa da esumazioni, si tratta di resti nel terreno. Il problema è noto e si presenta dopo forti temporali, unica soluzione il ricambio della terra». La segnalazione è arrivata lunedì e riguarda il campo d’ingresso entrando dalla via Emilia. Nella parte sinistra ci sono alcuni cumuli di terra smossa, e lì in mezzo sono comparse delle ossa, che ancora ieri erano almeno parzialmente presenti., seminascoste tra le zolle di terra e i sassi. Consistenza, peso e porosità però lasciano pochi dubbi. Il problema è abbastanza contenuto, ma si tratta ormai della quarta segnalazione da aprile dell’anno scorso. L’impresa appaltatrice aveva già all’epoca sostenuto che il problema risiedeva nel terreno, versione confermata anche questa volta. «Il terreno risale all’epoca napoleonica e non è mai stato sistemato né cambiato - dicono dalla ditta -. In queste condizioni, quando c’è un acquazzone o un temporale forte, i resti ossei riemergono dal terreno. Inoltre, quando bagnate, sono difficili da distinguere. Non sono ossa di certo ossa da esumazione, ma resti di centinaia d’anni presenti nel terreno. Del resto siamo in un cimitero. La soluzione, come già detto più volte, è quella di un ricambio totale del terreno, ma non siamo noi a dovercene far carico».
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