Ancora un matrimonio vip a Villa Pallavicino

Torna il profumo dei fiori d’arancio a villa Pallavicino. Era l’estate del 2007 quando la storica dimora che troneggia in pieno centro a San Fiorano tenne a battesimo il ricevimento di nozze di Teresa Visconti di Massino, nipote dell’ormai defunto conte Paolo Barbiano di Belgiojoso, proprietario dell’imponente edificio che diede ospitalità a Giuseppe Garibaldi. A distanza di quattro anni, villa Pallavicino torna ad essere scenografica cornice di un altro matrimonio di famiglia: figlia di Maria Barbiano di Belgiojoso, stavolta la sposa è Anna Visconti di Massino (sorella di Teresa), per lei e il consorte Stefano Luce il ricevimento in villa è atteso domani nel tardo pomeriggio, al termine della funzione religiosa che sarà alle 16 a Milano, nella basilica di Sant’Eufemia. E così - almeno per una sera - villa Pallavicino tornerà a vivere. La dimora, ricordiamo, ospitò per due volte Giuseppe Garibaldi, la prima nel 1862, quindi nel 1867. Qui l’eroe dei due mondi riuscì sempre a trovare il riposo del corpo e il ristoro della mente, accanto all’amico marchese Giorgio Guido Pallavicino, che fu prodittatore di Napoli e pure primo sindaco di San Fiorano all’indomani dell’Unità d’Italia. Da anni la villa è chiusa e inaccessibile, aperta al pubblico solo per eventi eccezionali di natura storico-culturale. Domani l’occasione di apertura sarà proprio il matrimonio della nipote del compianto conte Paolo. Come già quattro anni fa, l’antica dimora farà da cornice ad un matrimonio che preannuncia ospiti selezionati ed intrattenimento di gran classe. I due sposi sono attesi in villa nel tardo pomeriggio. Il programma prevede il ricevimento con catering organizzato nello splendido giardino che fa da cornice alla villa. La stessa che dovrebbe aprire i saloni del piano terra agli invitati al matrimonio. Per loro, una fortuna che non è di tutti: passeggiare nelle stesse sale dove, oltre un secolo fa, passeggiò Giuseppe Garibaldi. E quando si dice le stesse si dice proprio il vero, visto che ancor oggi queste stanze presentano le identiche pavimentazioni e gli stessi arredi (di stile differente per ogni locale) dei tempi dell’eroe risorgimentale. Per gli invitati sarà quindi un’occasione da non perdere l’attraversare i diversi saloni: quello in stile barocco, ridondante di stucchi dorati, e quello in stile neoclassico e sobrio, a cui si accede non prima di aver attraversato la cosiddetta «Galleria» (con i suoi numerosi quadri antichi) o la «sala d’Armi» dall’intenso soffitto celeste e dalla pavimentazione a mosaico. Ampio il parcheggio predisposto per gli invitati, ricavato in un’area a verde retrostante il complesso della villa.

Luisa Luccini

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