Adda, conto alla rovescia per la diga

Conto alla rovescia per la diga sulle due sponde dell’Adda a Castelnuovo, fra Lodi e Cremona. Entro sabato 8 giugno – spiegano dalla Coldiretti di Milano Lodi e Monza e la Coldiretti di Cremona - la società Vis dovrà presentare alla Provincia di Lodi le controdeduzioni alle osservazioni presentate in particolare dai tecnici della Coldiretti, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cremona e dalla stessa Provincia di Cremona.

L’autorizzazione per la concessione a uso privato delle acque pubbliche dell’Adda deve essere firmata dalla Provincia di Lodi guidata oggi da un commissario, l’ex vice presidente Cristiano De Vecchi, che sta aspettando le risposte della Vis.

«Non è una questione di schieramenti – spiega Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza – ma di buon senso e di tutela dei territori e delle popolazioni». Ieri mattina, durante la riunione con la Provincia di Cremona con i comuni interessati, il comune di Crotta d’Adda ha segnalato che a causa delle piene di questi giorni è crollata una sezione delle difese spondali che proteggono le case e che la Regione ha detto di ripristinare subito per ragioni di sicurezza: «Ma se è successo tutto questo con qualche giorno di piena – hanno detto i rappresentanti del Comune - figuriamoci cosa accadrebbe con un bacino di 3 milioni di metri cubi per 365 giorni all’anno». Tre le domande ancora aperte e su cui pone l’attenzione Coldiretti c’è proprio l’interrogativo sulle conseguenze in caso di eventi di piena.

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