A Somaglia finti carabinieri si fanno aprire la porta di casa e poi derubano un’anziana

Questa volta la vittima dell’ennesima truffa è un’ottantenne

Con una scusa entrano in casa e le fanno aprire la cassaforte rubandole contanti e monili. Bottino ancora in fase di quantificazione, ma si supera il migliaio di euro, a seguito dell’ennesima truffa porta a porta andata in scena nella Bassa. Il raggiro ai danni di un’80enne che vive da sola nel pomeriggio di mercoledì a Somaglia, nella zona residenziale di via Leonardo Da Vinci che si affaccia sulla provinciale 126 imboccata poi dai malviventi in fuga. Tre in tutto i truffatori, fintisi carabinieri, chi in borghese e chi in divisa, e che hanno chiesto alla donna intorno alle 16 di poter entrare per darle importanti comunicazioni. Una scusa ovviamente, tant’è che dopo pochi minuti l’anziana, che non ha opposto alcuna resistenza perché in stato confusionale, ha dato libero accesso alla cassaforte aprendola davanti ai malviventi che hanno fatto quindi incetta di banconote e beni preziosi che erano custoditi all’interno.

Ottenuto quanto sperato, i truffatori, con la massima velocità, si sono diretti verso la porta d’ingresso dell’abitazione lasciando l’80enne sotto shock e non ancora ben conscia di quanto le era appena accaduto. Solo in un secondo momento infatti ha preso piena coscienza del raggiro subito e del fatto che, con ogni probabilità, in aria erano state sparse anche sostanze che l’hanno intontita. Sul posto sono quindi intervenuti i carabinieri per un primo sopralluogo e raccogliere la testimonianza della donna, affranta per quanto le era successo.

Dei malviventi nessuna traccia, con i video delle telecamere comunali che verranno analizzati nella speranza di indizi utili. Con ogni probabilità il colpo era stato preparato dai ladri da alcuni giorni, osservando le abitudini della donna, il contesto in cui viveva e l’assenza di persone di passaggio nel pomeriggio.

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