A Castiglione il primo focolaio autoctono di Dengue in Lombardia, l’appello del professor Baldanti: «Aderite allo screening» IL VIDEO E IL PODCAST

Il direttore dell’unità operativa di microbiologia e virologia del San Matteo di Pavia è incaricato di studiare i dati dello studio promosso dall’ospedale di Codogno

Focolaio di Dengue, il virus trasmesso dalla zanzara, appello alla popolazione di Castiglione. Il professor Fausto Baldanti, direttore dell’unità operativa di microbiologia e virologia del San Matteo di Pavia, incaricato di studiare i dati dello screening gratuito promosso all’ospedale di Codogno, invita ad aderire. Si tratta della prima infezione autoctona di Dengue in Lombardia. I cittadini di Castiglione possono presentarsi a Codogno (ingresso da viale Gandolfi 4), fino a venerdì, dalle 8 alle 10, oppure prenotare il prelievo a domicilio, chiamando allo 0371/465352.

CASTIGLIONE Il virus Dengue e l'appello del professor Baldanti, primario di Pavia PODCAST. Video di Cristina Vercellone

Dottor Baldanti, il focolaio di Dengue è il primo in Lombardia?

«I casi di Dengue in Lombardia vengono diagnosticati da 20 anni, ma tutti in viaggiatori che tornano dai paesi esotici: non hanno mai dato origine, in Italia, a nessun focolaio. C’è stato a Vicenza, nel 2020, un piccolo focolaio, poi spento, del virus trasmesso dalla Aedes Albopictus, che ha una bassa capacità di disseminazione. Il virus è diffuso in modo efficiente, invece, dalla zanzara Aedes Aegypti che in pianura Padana non esiste. Quest’anno però abbiamo avuto questo focolaio autoctono a Castiglione».

Quante persone sono state coinvolte?

«Otto persone. È stato effettuato un immediato intervento di disinfestazione, prima e dopo le piogge. Il consiglio da dare ai cittadini è di mettere le pastiglie larvicide nei sottovasi di casa, nei tombini e nelle grondaie. Io abito a Piacenza, domenica, per esempio, ho fatto la disinfestazione nel mio giardino».

Come mai Regione e Ats, con Asst, hanno dato il via alla sorveglianza sierologica? Qual è stata l’adesione?

«Su 4500 abitanti hanno risposto in circa 350. I risultati arriveranno a breve, ma lo screening prosegue e l’invito è ad aderire. Ci serve ad avere un’idea dell’estensione del fenomeno e ad intercettare i casi asintomatici. Il virus, infatti, si presenta in forma asintomatica in 8 casi su 10, quindi è probabile che qualcuno a Castiglione si sia infettato senza saperlo. È importante anche per intraprendere programmi migliori di allontanamento del virus. Spero che Regione sostenga ancora anche altrove queste campagne».

Ci sono false credenze da combattere ?

«Ho visto contare i casi autoctoni con quelli di importazione che sono molti, mentre quelli autoctoni sono una piccola porzione. Se si conteggiamo insieme o addirittura insieme ai casi di West Nile sembra sia una grande epidemia».

Virus Dengue nel Lodigiano, l'appello dei medici. Le altre notizie del giorno www.ilcittadino.it. Video di Lorenzo Rinaldi

Solo questo?

«Ho sentito anche parlare di Dengue come malattia spacca ossa: è vero che è chiamata così, ma in molti casi è asintomatica o provoca febbre, i casi più pesanti sono la punta dell’iceberg. Nel caso lodigiano la sintomatologia è stata lieve».

Dobbiamo abituarci a queste infezioni?

«Speriamo che la Dengue ci lasci, ma dobbiamo essere preparati a queste situazioni legate ai cambiamenti climatici. Ci stiamo interrogando su questo».

I casi più gravi di Dengue sono legati alla doppia puntura da zanzara infetta...

«Ci sono 4 tipi di Dengue, se una persona viene punta da due sierotipi diversi allora si aggrava. I casi di Castiglione sono tutti del tipo 1».

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