A Casale Tarsu più pesante

La tassa sui rifiuti per il 2012 aumenta del 5 per cento in maniera omogenea sulle singole tariffe: la decisione è stata presa dalla giunta comunale in seguito all’aumento del costo del servizio praticato da Astem per l’anno in corso. «Ma l’adeguamento rimane contenuto ai livelli dell’Istat degli ultimi tre anni», precisa l’assessore al bilancio Piero Mussida.

Per il 2012 il costo del servizio rifiuti è previsto di 1 milione 800 mila euro circa, in forte aumento rispetto al dato di consuntivo del 2011. «In fase di proroga annuale dell’appalto, Astem ha chiesto un aumento importante, di oltre 100 mila euro - spiega l’assessore Mussida -. A fronte di questo aumento, l’adeguamento che chiediamo ai cittadini non è sufficiente nemmeno a coprirlo interamente».

L’appalto del servizio rifiuti era in scadenza a fine 2011 ma è stato prorogato di un anno in attesa di capire se il progetto provinciale Sogir potrà prendere piede e di scoprire i cambiamenti normativi già annunciati per l’autunno 2012 con un nuovo tributo che andrà a prendere il posto della Tarsu, l’attuale tassa sui rifiuti.

Proprio la proroga del servizio si è portato dietro però un’integrazione di non poco peso rispetto al 201: l’aumento delle «spese per appalto servizi» richiesto da Astem è stato motivato con l’aumento del costo dei carburanti e con l’adeguamento dell’indice Istat. Per effetto di queste maggiori spese ricadute sull’integrazione dell’appalto, il 2012 costerà di più al comune di Casale, che a sua volta chiede uno sforzo ai cittadini per mantenere la copertura del servizio a un livello accettabile, il 95 per cento. A catena, l’aumento finale ricade sui casalini per il 5 per cento distribuito in maniera omogenea sulle singole tariffe applicate e per tutte le classi di contribuenti.

«La Tarsu non subiva ritocchi dal 2009, e il 5 per cento applicato è di fatto solo l’adeguamento Istat di questi ultimi tre anni - dice l’assessore Mussida -. Con questo maggior introito, a fronte di maggiori spese, la copertura del servizio si abbassa dal 99 al 95 per cento, ma in questa fase abbiamo deciso di non chiedere altri sforzi ai cittadini e di contenere l’aumento».

Proprio perché attuato nella logica dell’adeguamento Istat, il 5 per cento in più è richiesto in modo omogeneo su tutti gli indici e a tutte le fasce di contribuenti, al netto delle esenzioni di carattere sociale previste. In autunno l’arrivo del nuovo tributo potrebbe invece essere l’occasione per un riordino complessivo della materia, anche alla luce della scadenza dell’appalto prevista a dicembre.

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