ZELO L’ultimo saluto alla storica edicolante Bruna Zabaglio

Con il suo negozio ha fatto la storia del territorio, le figlie continueranno l’attivitàcuti

Ieri pomeriggio i cittadini di Zelo hanno salutato per l’ultima volta Bruna Zabaglio, 78 anni, la storica edicolante del paese.

Fiaccata da una malattia, si è spenta martedì mattina, lasciando la sua “eredità”, il negozio in via Roma, alle figlie Roberta e Stefania, che continueranno ogni giorno a tenere alte le serrande nel nome della mamma e del papà, scomparso anni prima.

Era stato Luigi Danelli, ancora minorenne, ad iniziare per primo l’attività di famiglia, lavorando come garzone tuttofare nell’esercizio che allora era gestito dagli zii.

Bruna è arrivata 58 anni fa, ha sposato Luigi e ha preso la guida dell’edicola, prima con il marito e poi con le figlie. Un luogo che per gli zelaschi c’è sempre stato, un punto di riferimento in centro dove parlare e discutere. Per Bruna, d’altronde, l’edicola era come la sua casa, dove con un sorriso amava accogliere i clienti come propri ospiti.

«Mia zia era una persona buona, che sapeva ascoltare gli altri – ricorda Lucilla Danelli, la nipote -. Per questo in tanti hanno voluto essere presenti alle esequie, perché l’edicola è una parte di Zelo e Bruna ha sempre fatto sentire tutti a proprio agio. Negli ultimi mesi, anche da malata, non ha mai mancato di andare in negozio». Ognuno su di lei ha qualcosa da raccontare, un’esperienza positiva da condividere. «Durante la veglia e il funerale ho avuto l’occasione di vedere moltissime persone, ma la cosa più bella è che ognuno di loro arrivava con un racconto bello che conserveremo nel cuore», conferma Lucilla Danelli, che ha anche un suo ricordo personale custodito con gelosia: «Da piccola amavo entrare nel negozio, sapevo che c’era un giochino per me ad attendermi; trovavo un abbraccio e il grande sorriso della zia, così come lo hanno trovato le mie figlie. Aggiungo che per tutti noi è stato così. Per mia mamma, più che una cognata, è stata un’amica: ogni venerdì mattina si trovavano a consumare un buon caffè condito di chiacchiere, confidenze e risate nella stanza del retro del negozio».

E come dimenticare lei e il marito nei panni di ballerini? Due grandi appassionati della sala, che sapevano stupire tutti gli spettatori per la loro eleganza nei movimenti.

Sul «Cittadino» in edicola oggi 2 marzo 2023 il racconto di Emiliano Cuti

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