SORDIO La tomba rimane senza la luce a Ferragosto e la mamma lancia un appello

La figlia disabile era morta a marzo

L’azienda strappa i fili della luce dalla tomba di sua figlia Maria Manuela Iraci, disabile, e morta da poco. Lo fa all’improvviso, al cimitero di Sordio, senza avvisare, a 3 giorni di distanza dalla sistemazione della lapide. La mamma ci rimane male, la vede come una cattiveria nei confronti di sua figlia che invece, “è un essere speciale”. Visto che le cose non si sistemano ci pensa da sè.

«Non potevo lasciare mia figlia senza luce a Ferragosto - dice Giacoma Primo -, così ho guardato come fare, io sono una che si è sempre arrangiata, ho smontato il meccanismo, ho collegato il filo blu e quello rosso e ho riacceso la lampadina. Così mia figlia domani (oggi, ndr) potrà avere la luce come tutti gli altri». Manuela, disabile dalla nascita, era morta il 18 marzo, all’età di 31 anni, a causa di un arresto cardiaco. Alla vicenda triste se ne è aggiunta, in questi giorni, una spiacevole, dice la mamma che non si dà pace. «Sono andata per mettere la lapide, a metà luglio - spiega la donna -, il muratore è rimasto commosso dalla storia di Manuela, così mi ha detto:”Voglio fare un regalo a Manuela. Le regalo la luce, gliela metto io, poi passa a regolarizzare”. Un bel gesto che ho molto apprezzato, arrivato dal cuore. Ho anche i miei genitori lì, da tanti anni e pago la luce regolarmente. Tre giorni dopo ho trovata i fili strappati, la lampadina penzoloni e un biglietto che diceva di contattare l’azienda. Non avrebbero potuto telefonarmi, invece, di strappare tutto? Mi sono rivolta al sindaco, ha detto che avrebbe scritto lui alla ditta. Adesso è Ferragosto, l’azienda fino al 23 non apre e nessuno mi ha contattata, così ho fatto da sola. Poi pagherò tutto, anche gli arretrati, ma mia figlia non può restare senza luce il 15 agosto. È un simbolo, ma è importante. Manuela è una persona speciale».

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