ZELO Insegnante delle scuole medie si spegne a soli 54 anni

Massimo Labadini stroncato da un male incurabile, lascia nello sconforto gli studenti e i colleghi: «Era un uomo che sapeva ascoltare»

Emiliano Cuti

Massimo Labadini, 54 anni, ha perso venerdì la sua battaglia contro un male incurabile. Viveva a Settala ma insegnava italiano alle medie di Zelo da più di un decennio. E l’istituto comprensivo dove era tanto amato, ha ricordato il suo prof scrivendo per lui l’elogio funebre. Oggi alle 15 si svolgeranno le esequie alla chiesa parrocchiale di Settala, dove saranno presenti anche i colleghi. La sua perdita «ha lasciato una profonda tristezza in tutti noi, personale e studenti» afferma il preside Paolo Antonucci. «Massimo Labadini era un docente che aveva sempre un sorriso e una battuta di conforto. Un uomo che sapeva ascoltare, così che chi parlava con lui lo sentisse sempre interessato» recita l’elogio funebre. «Si è sempre dato pienamente alla scuola e ai suoi studenti, mettendo da parte i suoi problemi di salute e suscitando ammirazione per la sua forza interiore – continuano i colleghi -. In questo mondo in vetrina e sempre meno empatico, le sue qualità sono rare. Moravia, parlando al funerale di Pasolini, disse che di poeti ne nascono uno ogni duecento anni e che la morte di Pier Paolo era una perdita incolmabile per tutti, anche per chi doveva ancora venire. Il professor Labadini probabilmente non aveva molto in comune con il poeta friulano ma la sua perdita, anche per chi lo ha conosciuto poco, restituisce lo stesso senso di assoluta sconfitta, quel senso di violenta e brutale deprivazione del futuro e delle speranze in esso riposte. Abbiamo fatto appena in tempo a dirgli che ci era mancato e a congratularci con lui per il suo rientro. Lui sorrideva e regalava ottimismo, come sempre. Si era stancato di stare in panchina e voleva tornare dai suoi ragazzi: lo aveva ripetuto più e più volte al telefono durante la sua assenza. Oggi, ci stringiamo in cordoglio assieme ai suoi cari e con loro lo piangiamo; mentre il professore ci lascia l’importante eredità del suo esempio che dovremo tutti assieme onorare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA