ZELO Il nido sul campanile si popola: Mignete “paese delle cicogne”

Lo certifica un cartello posto all’ingresso della frazione dall’amministrazione su sollecitazione della Lipu

Chi visita Mignete, da oggi in poi, sarà accolto da un cartello speciale. La frazione zelasca si può infatti fregiare del titolo di “Paese delle Cicogne”, ospitando ormai da anni una famigliola alata che ha costruito il suo nido in cima al campanile. E con papà e mamma cicogna sono arrivati, ormai da qualche settimana, anche tre piccoli. Ecco allora che, su sollecitazione della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) l’amministrazione comunale di Zelo ha deciso di installare, in ingresso e in uscita da Mignete, l’originale cartello di benvenuto. «Abbiamo risposto, in tempi rapidi e devo dire con grande entusiasmo a questa bellissima proposta, che sicuramente caratterizza positivamente Mignete – commenta l’assessore all’Ambiente Guido Davoglio -. In 15 giorni, abbiamo definito graficamente il cartello, abbiamo assegnato l’intervento e installato due indicazioni che attestano la presenza delle cicogne per chi accede a Mignete da Zelo o da Villa Pompeiana». Non un obiettivo fine a se stesso, ma fondamentale, perché domenica è in programma un grande evento in collaborazione tra oratorio di Mignete e Lipu: il monitoraggio delle cicogne in presenza dei pulli, che verrà svolta dalle 8 alle 12. «Sarà una giornata di grande significato, innanzitutto per l’oratorio che riapre dopo un anno e mezzo di chiusura ma anche per la comunità che ritorna ad aggregarsi – dichiara l’assessore Davoglio -. Anch’io sarà presente e parteciperò volentieri all’osservazione delle cicogne e dei pulcini». Il monitoraggio sarà condotto da una delegazione della Lipu Lodi e riservato a gruppi formati da massimo quattro ragazzi. A coordinare le attività Pierfrancesco Coruzzi, coordinatore tecnico per la Lombardia del Progetto Cicogna. Quel che viene proposto è un vero e proprio esperimento di “Citizen science”, ossia un’osservazione che vuole seguire il metodo scientifico. «La cicogna bianca è un indicatore della qualità del territorio che ci circonda – spiega Coruzzi -; deve nutrirsi e nutrire tre piccole bocche da sfamare e lo fa procurandosi il cibo sul territorio. Sarà interessante mettere a confronto l’osservazione che si svolgerà domenica con una nuova che potrà essere programmata tempo dopo per valutarne i cambianti».

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