VIZZOLO «Tre ore di fila sotto il sole per fare il vaccino»

Un lunedì da dimenticare all’hub del palazzetto dello sport. È intervenuta la Protezione civile per distribuire l’acqua

«Avevo appuntamento all’hub di Vizzolo alle 12 per la seconda dose di vaccino che mi è stato somministrato alle 15 dopo tre ore di attesa sotto il sole: ritengo che una coda del genere sia inaccettabile». La testimonianza arriva dal cittadino di San Giuliano Francesco Polimeni che, spiega, lunedì si è recato puntualmente all’appuntamento, ma quando è arrivato si è trovato davanti una lunga fila di altri pazienti che non erano ancora stati chiamati. Tutti cittadini del Sudmilano, sottolinea, alle prese con l’assillo del caldo che è stato mitigato solo dal conforto portato dalla Protezione civile che ha distribuito le bottigliette d’acqua. «Non sapevamo quanto tempo dovessimo aspettare e nessuno ci ha fornito informazioni - lamenta Polimeni -, giustamente facevano entrare in via prioritaria le mamme con i bambini e le persone in difficoltà, ma il problema è che le linee vaccinali in funzione erano troppo poche per il carico di persone, pertanto si è creata una situazione di grosso disagio. Quando sono arrivato io - prosegue -, c’era un’ora di ritardo, dopodiché i rallentamenti sono continuati perché mancavano i sanitari». Dall’ospedale Predabissi arriva notizia che i disguidi sono stati legati al fatto che nello stacco del pranzo c’è stato un incontro promosso da Ats per fare un bilancio sulla campagna in corso - al fine di valutare quanto manca al traguardo dell’immunità di gregge nelle diverse aree -, che ha richiesto la presenza di un gruppo di dipendenti di Asst in un’intensa giornata in cui sono stati inoculati quasi 800 vaccini. Inoltre viene messo in evidenza che circa il 30 per cento di persone arriva con largo anticipo all’hub del palazzetto dello sport, creando disguidi nell’organizzazione.

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