VIZZOLO Chiare, fresche e dolci acque nella cava Tem diventata oasi

Presto verranno realizzati dei percorsi dedicati agli studenti

L’immagine, suggestiva, è quella di un’imbarcazione che naviga su acque cristalline a pochi passi, letteralmente, da un casello autostradale. E la spiegazione di quella che appare come immagine bucolica è una conferma: l’ex cava di prestito diventata oasi per avifauna è, letteralmente, un “piccolo paradiso” che vanta, appunto, ottima qualità delle acque.

Sono arrivati, infatti, a pochi giorni dall’atto finale che segna la cessione di quella che è stata per due anni cava di prestito per la costruzione della A58 Tem al comune di Vizzolo Predabissi che ne farà polo didattico e ambientale protetto, i risultati sulle analisi disposte dalla società concessionaria proprio in visto della “vendita” al simbolico prezzo di 100 euro. Dopo la firma di tre giorni fa, quindi, la conferma che le acque della cava, prelevate in diversi punti, e profondità, del bacino artificiale proprio grazie all’utilizzo di una apposita imbarcazione che ha “solcato i flutti” nelle scorse settimane, presentano valori ottimali per lo scopo cui è preposto l’accordo sottoscritto con il comune di Vizzolo, quello appunto di farne sempre più punto di riferimento per la protezione della fauna, soprattutto uccelli migratori e non, e polo di divulgazione e didattica ambientale. Il responso, stilato dagli specialisti di Idrogea, società cui si è rivolta Teem, conferma il buono stato del bacino idrico.

Il report, attualmente stilato con tecnicismi, verrà reso noto nei prossimi mesi. Nel frattempo, fanno sapere da Tem, trovano una solida base di partenza gli obiettivi posti dal progetto illustrato dal sindaco di Vizzolo, Luisa Salvatori, che in fase di ultimo sopralluogo ha spiegato di voler realizzare «percorsi didattici fruibili dagli studenti di tutto il Sudmilano» con la dichiarata intenzione di trasformare i circa 250mila metri quadrati dell’area in una sorta di “aula magna” a cielo aperto dove poter osservare un ambiente rinaturalizzato e, soprattutto, una delle poche zone umide rimaste nell’area. Con in più, rimarcano da Tem, il non trascurabile vantaggio rappresentato dalla possibilità, nel «malaugurato caso che l’allarme covid dovesse prolungarsi», di utilizzare un ampio spazio all’aria aperta per attività educative e didattiche. In questo modo, fanno sapere dalla concessionaria «passato, presente e futuro dell’ex cava di prestito comprovano il “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” teorizzato da Antoine-Laurent de Lavoisier».n

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