VIDARDO Furti di quintali di rame in fabbrica: arrestata una guardia giurata

I carabinieri sorprendono un 36enne con 400 chili di metallo nel bagagliaio

Quando sulla sua strada, durante il giro con l’auto di servizio, ha incontrato un posto di blocco dei carabinieri che gli hanno intimato l’alt quasi non ci voleva credere. Ma può capitare, e così ha consegnato patente, libretto di circolazione dell'auto e licenza di guardia giurata. Ma quando i militari gli hanno intimato di aprire il bagagliaio, ha capito che per lui stavano per iniziare guai grossi: una guardia giurata di 36 anni, S. N., nativo di Palermo, e in servizio per una società di vigilanza privata con sede nel Lodigiano, è stata arrestata nel fine settimana per l’accusa di furto pluriaggravato ai danni di un’azienda di Castiraga Vidardo che lavora il rame, la Condevo, ex Giannoni, per la produzione di componenti per caldaie. A sporgere querela contro ignoti, alcune settimane prima, erano stati i vertici dell’azienda, che si erano rivolti ai carabinieri di Sant’Angelo segnalando che, a loro avviso, erano spariti nel giro di un mese circa mille chili di rame. Non dal magazzino dei lingotti che si usano per la produzione e neppure dagli ancora più costosi pezzi finiti e destinati a venire montati nelle caldaie delle migliori marche, ma, più banalmente, dalla “vasca” dei rottami. In realtà si tratta di sfridi di metallo di alta qualità che vengono poi reimpiegati nel ciclo di produzione, dato che si tratta dello stesso materiale con il quale vengono formati tubazioni, serpentine e raccordi.

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